Trieste, 06.08.24 «Difronte a progetti di giganteschi impianti agrivoltaici che cambiano radicalmente, sconvolgendoli, i territori rurali del Friuli, la Regione è completamente immobile e inerme». Lo affermano i consiglieri regionali Massimiliano Pozzo e Francesco Martines (Pd) in riferimento all’iter, in corso, di un mega impianto agrivoltaico nei Comuni di Bicinicco, Mortegliano, Castions di Strada, Pavia di Udine, Santa Maria La Longa. Il progetto “Greenfrut”, sul quale è in corso la Valutazione di impatto ambientale nazionale prevede una potenza di 68 mwp, per una di una dimensione di oltre 130 campi da calcio.
I Comuni, che tra l’altro si sono trovati con una procedura che è partita proprio durante il momento del rinnovo delle loro amministrazioni nella tornata elettorale di giugno, in queste settimane stanno dando i loro pareri amministrativi evidenziando diverse contrarietà e sollevando in parallelo, riferiscono Pozzo e Martines, «le ovvie preoccupazioni per l’impatto di questa possibile opera. Si tratta di un numero impressionante di ettari di terreno che vanno a interessare tra l’altro sia zone agricole sia nei Comuni di Bicinicco e Castions zone turistiche, visto che nel 2012 la Regione ha riconosciuto valenza turistica a questi due Comuni». Solo la scorsa settimana, è passato in commissione il Piano energetico regionale dove un corposo capitolo è dedicato al fotovoltaico e alla necessità di individuare le aree idonee a seguito del recente decreto ministeriale. «Ci chiediamo che tutele ambientali e paesaggistiche hanno questi territori, se si sta tendendo conto dell’impatto sui cittadini e sulle aziende vicine (tra cui diverse di notevole valore produttivo), che controlli ci saranno sul valore agricolo del progetto e quali benefici energetici ci saranno per la popolazione» continuano i due consiglieri dem sottolineando che «per l’ennesima volta, sembra che la transizione energetica sia un’opportunità di profitto di pochi senza nessun coinvolgimento vero delle popolazioni. Auspichiamo che la Giunta regionale valuti ogni possibile spazio di propria iniziativa e che tuteli i nostri territori, i nostri paesaggi e le nostre zone agricole».