Fotovoltaico: Martines-Pozzo (Pd), si fermi obbrobrio ad Aquileia

Pubblicato il venerdì 10 Gen 2025

 

Trieste, 10.01.25 – «L’inerzia della Regione sui parchi fotovoltaici rischia di creare un obbrobrio a ridosso del sito archeologico di Aquileia. Il parco fotovoltaico in progetto, più di altri territori, diventerebbe un vergognoso esempio di scempio non solo ambientale, ma anche culturale e turistico». Lo affermano i consiglieri regionali Francesco Martines e Massimiliano Pozzo (Pd) in merito al progetto per la realizzazione di un parco fotovoltaico ad Aquileia, in località San Zili-Casa Bianca, a nord-est del centro abitato. L’impianto, di potenza nominale elettrica pari a 9.989 kWp, si estenderebbe su un’ampia superficie complessiva di 210 mila metri quadrati e avrebbe una vita stimata di 30-35 anni.

«A preoccupare in particolare è la vicinanza di questo mega impianto fotovoltaico alla zona “cuscinetto” dal sito Unesco, quindi a due passi da importanti aree archeologiche» continuano Martines e Pozzo proponendo di ampliare la questione a tutti i siti Unesco del Friuli Venezia Giulia: «Questo tipo di scelte – avvertono – avranno certamente ricadute negative sul turismo e sull’economia dei territori interessati. Un pericolo simile non esiste però solo per Aquileia ma anche per Palmanova, che ha un parco fotovoltaico da 60 ettari in un Comune confinante, a 500 metri dai bastioni (core zone). Serve dunque un ragionamento complessivo e una conseguente azione congiunta da parte di tutti i siti Unesco della regione, avviando così un tavolo di confronto con la Regione, estendibile a livello nazionale attraverso la Conferenza Stato-Regioni». In tal senso Martines e Pozzo annunciano una mozione da condividere con la Giunta regionale.

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