Gorizia, 30.08.25 – «Matrimoni, tradizioni perdute, conservate, recuperate, una metafora che il 49° Congresso Regionale di Tradizioni popolari esprime e da cui emergono i simboli che, come nel rituale del matrimonio, attraversano i confini di Gorizia e Nova Gorica, si contaminano e confondono». Lo afferma la consigliera regionale Laura Fasiolo, presente oggi al 53° Festival Mondiale del Folklore di Gorizia, e collegandosi a un riferimento del giornalista Rudi Pavšič, intervenuto nel Convegno evidenziando il rischio di appiattimento e di perdita delle antiche tradizioni dei “ matrimoni” con la globalizzazione. «La metafora del matrimonio è azzeccata per l’unione tra le due città, Gorizia e Nova Gorica, dovrebbero però fare maggiore sintesi e operare di più nel concreto».
Secondo Fasiolo «servono forti scelte comuni, non bastano iniziative di restyling transfrontaliere, concerti, conferenze, spettacoli di livello. Le politiche comuni e condivise sono troppo poche. Il 2026 deve sfociare in “matrimonio”, per dirla con il titolo del convegno del festival del folklore, vanno consolidate politiche urbanistiche, ambientali, di trasporti e logistica, del turismo, socio sanitarie, del mondo produttivo oltre a quelle scolastiche e culturali».
Si incomincia ora, conclude, a intravvedere «qualche timido segnale, corsi universitari, master ma c’è un tessuto produttivo stagnante da rilanciare e una visione più solida di un territorio unitario e unico che può essere la grande chance».