MOZIONE n.

OGGETTO: Medicina generale: migliorare il processo di presa in cura degli assistiti, aumentare l’appropriatezza prescrittiva e contribuire a ridurre il fenomeno delle liste di attesa.

PROPONENTI: FASIOLO, CARLI, CELOTTI, CONFICONI, COSOLINI, MARTINES, MENTIL, MORETTI, PISANI, POZZO, RUSSO, CAPOZZI, HONSELL, LIGUORI, MASSOLINO, PELLEGRINO, PUTTO

PREMESSO che:
La valorizzazione della Medicina Generale rappresenta un nodo strategico nel governo della domanda sanitaria, soprattutto nel contesto della riorganizzazione territoriale dei servizi. La Medicina Generale riveste un ruolo centrale nell’ottimizzazione dei percorsi assistenziali e nella gestione appropriata dell’accesso alle cure. Per garantire tale funzione, si rende necessario integrare pienamente il medico di medicina generale (MMG) con i sistemi informativi clinico-amministrativi e dotarlo di strumenti digitali avanzati di supporto decisionale. Risultano essenziali:
• L’accesso in tempo reale ai dati clinici e amministrativi del paziente;
• L’utilizzo di indicatori di performance orientati alla presa in carico e all’appropriatezza prescrittiva;
• L’inclusione strutturata del MMG nei processi di clinical governance territoriale.
Questo assetto consente un controllo più efficace della domanda sanitaria e favorisce al contempo la sostenibilità economica e la continuità dell’assistenza.
CONSIDERATO che:
In alcune regioni italiane sono già state attivate progettualità innovative a supporto della funzione prescrittiva del MMG, mirate alla riduzione dell’inappropriatezza e al corretto orientamento dei pazienti.
Tra gli strumenti adottati si evidenziano:
• Sistemi informatizzati di supporto decisionale, fondati su algoritmi clinico-organizzativi, che aiutano il medico nella selezione del percorso diagnostico-terapeutico più adeguato;
• Piattaforme informatizzate per la segnalazione delle criticità prescrittive, in grado di generare alert automatici e offrire feedback tempestivi.
Tali soluzioni si sono dimostrate efficaci nel migliorare la qualità prescrittiva e costituiscono modelli esportabili in altri contesti regionali.
SOTTOLINEATO che:
Il successo e la sostenibilità di tali progettualità richiedono l’istituzione di infrastrutture organizzative di supporto. In particolare, si evidenzia la necessità di rafforzare strutture di coordinamento e supporto alla Medicina Generale, come le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) per la componente organizzativa e le Case di Comunità per quella operativa.
E che queste strutture svolgono un ruolo cruciale nel:
• Facilitare l’accesso appropriato ai servizi specialistici e diagnostici, secondo criteri di priorità clinica;
• Gestire in modo razionale ed efficiente il sistema delle prenotazioni, evitando duplicazioni o richieste incongrue;
• Supportare la gestione e il follow-up dei pazienti con patologie croniche o complesse.
L’adozione e il consolidamento di tali infrastrutture contribuiscono in modo significativo all’efficienza del sistema territoriale e rappresentano una buona pratica replicabile.
RIMARCATO infine che:
È altresì fondamentale rafforzare l’integrazione tra la Medicina Generale, la specialistica ambulatoriale e il sistema unico di prenotazione (CUP), al fine di garantire una coerenza tra la prescrizione medica e la reale disponibilità delle prestazioni.
E che le azioni già adottate in altri contesti hanno incluso:
• L’allineamento tra i sistemi informativi, per assicurare la congruenza tra richiesta e offerta prestazionale;
• La revisione condivisa dei percorsi clinico-diagnostici e la definizione di pacchetti prestazionali prescrivibili sulla base di profili clinici standardizzati.
Tale approccio consente di ridurre i tempi di attesa, contenere gli accessi impropri e migliorare l’appropriatezza del processo prescrittivo nel suo complesso, aumentando al contempo la soddisfazione dell’utenza.
Tutto ciò premesso, il Consiglio Regionale IMPEGNA la giunta regionale a:
1. Avviare sperimentazioni finalizzate all’innovazione dell’organizzazione della medicina generale in Friuli Venezia Giulia, superando il modello ASAP e ispirandosi alle buone pratiche già adottate con successo in altri contesti regionali.
2. Inserire nel prossimo Accordo Integrativo Regionale nuovi servizi sperimentali che consentano ai medici di medicina generale di effettuare, all’interno dei propri ambulatori o in altre sedi da individuare, prestazioni diagnostiche di primo livello, contribuendo alla riduzione delle liste d’attesa e al miglioramento della presa in carico degli assistiti.
3. Attivare, nel quadro della suddetta sperimentazione, cinque aree di intervento nei seguenti ambiti clinici:
• Malattie respiratorie: con l’esecuzione di spirometrie ed emogasanalisi;
• Malattie cardiovascolari: con elettrocardiogrammi (ECG) e monitoraggio Holter;
• Diabete: con ECG e ecodoppler;
• Medicina del dolore: tramite la somministrazione di infiltrazioni;
• Visite ecoassistite: con esecuzione di ecografie toraciche, addominali ed ecodoppler ai tronchi sovraortici.
4. Promuovere il lavoro in équipe tra i medici di medicina generale, prevedendo che ciascun professionista possa prestare attività anche per gli assistiti appartenenti alla propria Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT), incentivando una logica di collaborazione orizzontale e presa in carico integrata.
5. Prevedere forme di riconoscimento economico per i medici che aderiranno alla sperimentazione, subordinando il beneficio alla realizzazione di un numero minimo di prestazioni diagnostiche.

Laura Fasiolo

Presentata alla Presidenza il giorno 28/04/2025

2523 - FAS Mozione No ASAP Sperim Ambulatori 28.04.2025