FASIOLO: Intensificare gli sforzi per la gestione transfrontaliera del Fiume Isonzo/Soča al fine di contrastare i sempre più frequenti fenomeni di crisi idrica.

Pubblicato il giovedì 20 Mar 2025

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

OGGETTO: Intensificare gli sforzi per la gestione transfrontaliera del Fiume Isonzo/Soča al fine di contrastare i sempre più frequenti fenomeni di crisi idrica.

La sottoscritta Consigliera regionale,
PREMESSO che il riscaldamento globale determina crisi sempre più frequenti con fasi siccitose dei corsi d’acqua, incluso l’Isonzo con ripercussioni ecologiche sull’ecosistema fluviale e conseguenti difficoltà di prelievo di acqua per usi civili, industriali, agricoli ed energetici in territorio italiano;
CONSIDERATO che solo una gestione transfrontaliera dell’Isonzo/Soča potrà far fronte in modo efficace alle future crisi idriche;
VISTA la Direttiva 2000/60/CE (Direttiva Acque) recepita a livello nazionale dal Decreto Legislativo 152/2006;
CONSIDERATO che:
– l’art. 3 della suddetta Direttiva prevede che un bacino idrografico che si estende sul territorio di più Stati membri sia assegnato a un distretto idrografico internazionale;
– l’art. 13, per i distretti idrografici interamente compresi nell’UE, prevede che gli Stati membri si coordinino al fine di predisporre un unico piano di gestione del bacino idrografico internazionale;
VISTO il Verbale ufficiale della Commissione permanente italo-slovena per l’idroeconomia del 27-28 maggio 2024;
CONSTATATO che:
– la Commissione permanente italo-slovena si è riunita dopo più di 9 anni dall’ultima riunione svoltasi il 21 ottobre 2014 e che in seguito ci risulta si siano svolti solo incontri tecnici;
– la delegazione Slovena era ampiamente rappresentativa della componente politica (Ministri e Sottosegretari e il Comune di Nova Gorica) e tecnica (sia per la parte pubblica -Ministeri e ARSO- che privata -Soske elektrarne, Ente che sovraintende alla produzione idroelettrica-), mentre la delegazione italiana era esclusivamente tecnica (i rappresentati del Ministero dell’Ambiente, della Regione FVG e dell’Autorità di Bacino sono figure tecniche, ancorché di alta responsabilità) ed erano assenti l’ARPA e rappresentanti dei Comuni e di Gorizia in particolare;
PRESO ATTO che entrambi gli Stati membri hanno redatto un proprio Piano di Gestione per il tratto dell’Isonzo/Soča di propria competenza;
CONSTATATO che:
– la delegazione italiana ha avanzato un’articolata proposta per riattivare i gruppi di lavoro avviati nel 2014 al fine di dare attuazione agli obblighi di coordinamento transfrontaliero di cui agli Art. 3, 13 della Direttiva 2000/60/CE, proponendo anche dei tempi per la produzione dei risultati; in particolare è stato proposto di attivare un gruppo di lavoro per lo scambio delle informazioni sulle misure previste dai due Piani di gestione, italiano e sloveno, e di concludere i lavori entro il 30 giugno 2026;
– la parte Slovena ha concordato sui gruppi di lavoro ma non sulla definizione delle tempistiche ritenendo più opportuno lasciare questo aspetto alle decisioni dei gruppi di lavoro;
PRESO ATTO che la Commissione ha ravvisato la necessità di effettuare misure congiunte delle portate del fiume tra Salcano e il ponte di Piuma al fine di tarare le scale di deflusso in modo univoco e che tale monitoraggio venisse avviato già nell’estate 2024;
CONSTATATO che la parte italiana ha proposto l’istituzione di un nuovo gruppo di lavoro per affrontare la problematica del deflusso ecologico e del fenomeno dell’hydropeaking; la Commissione ha concordato sulla necessità di partire dallo stato giuridico attuale dei titolari del diritto di concessione di derivazione d’acqua in territorio sloveno e di riportare questa discussione nell’ambito del gruppo di lavoro previsto per l’implementazione della Direttiva 2000/60/CE;
CONSIDERATA la convergenza emersa sulla necessità di costituire un Gruppo di lavoro per la definizione di un protocollo per le comunicazioni delle basse portate del fiume Isonzo durante gli eventi di magra e di concludere i lavori entro maggio 2025;
DATO ATTO che le Autorità competenti, italiana e slovena, hanno predisposto i due piani di gestione che sono stati anche approvati, ma che nei due piani non si intravedono elementi sostanziali di integrazione, né conoscitiva, né operativa; in particolare, va sottolineato che, nella parte italiana del fiume Isonzo, gli obiettivi di qualità previsti dalla Direttiva acque sono irraggiungibili stante la presenza della diga di Salcano, il suo uso idroelettrico e i conseguenti fenomeni di hydropeaking e rilascio di sedimenti alterato;
RAVVISATA la criticità nel coordinamento dei due piani di gestione, in quanto le decisioni prese (in particolare la costituzione di gruppi di lavoro per uniformare i criteri di definizione e misura del deflusso minimo) appaiono indiscutibilmente blande e inadeguate nella tempistica e nella definizione di obiettivi utili alla risoluzione della criticità per la parte italiana dell’Isonzo;
RITENUTI troppo lunghi o addirittura non determinati i tempi per la risoluzione di un problema, quello delle fasi siccitose sempre più lunghe e frequenti nel tratto italiano, che è impellente e non può attendere i tempi che si è data la Commissione permanente italo-slovena per l’idroeconomia;
Tutto ciò premesso,
CHIEDE al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore competente:
1. Se la Giunta regionale prende seriamente in considerazione la possibilità offerta dalla Direttiva Acque di istituire un distretto idrografico internazionale per il fiume Isonzo ed è disposta a fare pressioni a tutti i livelli per quanto di sua competenza;
2. Se la parte politica italiana sarà presente alla prossima riunione della Commissione permanente italo-slovena per l’idroeconomia, in modo da accelerare i tempi per il coordinamento dei due piani di gestione (italiano e sloveno) per le parti che interessano il futuro distretto idrografico internazionale dell’Isonzo;
3. A che punto è la definizione di un protocollo per le comunicazioni delle basse portate del fiume Isonzo durante gli eventi di magra;
4. Relativamente al calendario di lavoro per l’attuazione della Direttiva 2000/60/CE, se sono stati costituiti o aggiornati i gruppi di lavoro bilaterali e definite le tempistiche, se è stato definito lo scambio di informazioni relative ai Programmi delle misure dei Piani di gestione italiano e sloveno e se è stato realizzato un portale web della Commissione.

Laura FASIOLO

Trieste, 20/03/2025

2390 - FAS IRO gestione transfrontaliera Isonzo

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