Trieste, 19.07.25 – «Il ritiro dell’emendamento, da parte dell’assessore Roberti, sugli aumenti salariali nel comparto unico non è accettabile. È necessario invece arrivare con la massima celerità alla firma di un “buon contratto” considerando quello che è successo ieri solo un incidente di percorso: è irrinunciabile per ridare nuovamente attrattività e dignità al lavoro nella pubblica amministrazione». Lo affermano i consiglieri regionali Francesco Martines, Massimiliano Pozzo e Laura Fasiolo (Pd) commentando le parole dell’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti sullo stralcio dall’assestamento di bilancio della “norma che permetteva di garantire il welfare per un valore del 2% a tutto il Comparto Unico del Friuli Venezia Giulia e incrementava il salario del 7,5%”.
Secondo i consiglieri dem «serve un contratto che soddisfi le parti sociali, anche se più oneroso per le casse della Regione e un buon lavoro che dovrà fare la Fondazione Compa alla quale la Regione ha assegnato compiti nuovi, proprio per valorizzare le professionalità che operano nel pubblico e aumentare la voglia dei giovani di partecipare ai bandi che ultimamente non hanno riscontrato molto successo». Questi, continuano Martines, Pozzo e Fasiolo, «potrebbero essere due strumenti che ben intrecciati darebbero linfa alle strutture burocratiche dei Comuni, soprattutto medio piccoli, in grande difficoltà. Fondamentale il rinnovo contrattuale anche per valorizzare il lavoro svolto dai dipendenti del comparto unico anche riconoscendo un aumento per coprire l’erosione dell’inflazione e garantire loro anche i necessari servizi di welfare integrativo». E infine, concludono sottolineando la necessità di una perequazione tra dipendenti regionali e comunali i cui stipendi vanno portati sullo stesso piano».