Comparto unico: Celotti (Pd), riconoscimento lavoro non è demagogia

Pubblicato il sabato 19 Lug 2025

 

Trieste, 19.07.25 – «Riconoscere il giusto trattamento ai lavoratori e alle lavoratrici del comparto unico non è una questione di demagogia, come dice l’assessore Roberti, ma di sostanza. Inutile lamentarsi poi del fatto che i giovani non partecipano ai concorsi pubblici se non ci impegniamo a garantire condizioni di lavoro e salario adeguate». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) commentando le parole dell’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti sullo stralcio dall’assestamento di bilancio della “norma che permetteva di garantire il welfare per un valore del 2% a tutto il Comparto Unico del Friuli Venezia Giulia e incrementava il salario del 7,5%”.

«Già nella legge di Stabilità 2025, quindi a dicembre, avevamo chiesto attraverso diversi emendamenti a prima firma mia che la Regione stanziasse le risorse necessarie per riconoscere in contrattazione l’aumento inflattivo, per attivare il welfare nei Comuni e per completare la perequazione fra stipendi dei dipendenti comunali e regionali».

L’assessore Roberti, ricorda Celotti, «qualche giorno fa ha annunciato degli emendamenti che rappresentavano perlomeno un passo avanti per la contrattazione. Troppo facile adesso decidere di bloccare tutto tentando di scaricare sui sindacati la responsabilità di uno stanziamento inferiore al necessario. Da qui all’Aula e al deposito degli emendamenti c’è ancora un margine, e auspico che il confronto possa riprendere da dove si è interrotto, trovando il coraggio politico di fare una scelta che risponda alla perdita di potere di acquisto dei dipendenti pubblici di Regione e Comuni». Diverse misure regionali, continua, «puntano proprio a compensare il calo del valore degli stipendi, almeno sul comparto, quindi, su cui la Regione ha una diretta responsabilità si agisca a monte garantendo paghe adeguate». Celotti annuncia quindi che il gruppo del Pd ripresenterà gli emendamenti sull’aumento del fondo per i dipendenti: «Ci auguriamo di poterli ritirare a fronte di una risoluzione dell’impasse che si è venuta a creare in queste ore. Ci sono Regioni che hanno stabilito adeguamenti inflattivi vicini al 12 per cento, e non si capisce perché non si possa fare la stessa cosa anche in Fvg. In ogni caso l’accordo va trovato con i sindacati, a favore dei dipendenti, e la posizione della Regione non può essere una marcia indietro rispetto alle aperture degli ultimi giorni».

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