13.06.25 – «Il Tagliamento è un bene comune e come tale va tutelato in maniera trasversale e condivisa. L’Autorità di bacino garantisca un confronto aperto e allargato sul processo di riaggiornamento del Piano di gestione delle acque e del Piano di gestione del rischio alluvioni». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) commentando la denuncia dei comitati di non essere stati invitati all’incontro del 29 maggio scorso, a Venezia, per l’avvio del processo di aggiornamento del Piano di gestione delle acque e di gestione del rischio alluvioni.
«Sul nostro territorio rimangono pendenti progetti di intervento che hanno determinato la ferma contrarietà e la preoccupazione di cittadini, comitati, amministrazioni comunali ed esperti, quindi è ovvio che si chieda e si pretenda un coinvolgimento all’interno del percorso che porterà alla definizione dei nuovi documenti programmatori» sostiene Celotti. Inoltre, continua, «questo vale ancor più se teniamo conto che le nostre comunità territoriali, e anche quelle politiche, hanno appreso delle ultime modifiche al Piano, che prevede una traversa laminante a Dignano, dalla stampa e a cose fatte e non certo attraverso un percorso partecipato. Su questo territorio serve un coinvolgimento più importante, perché è un territorio vigile e attenzionato, sia rispetto al tema delle opere impattanti, sia rispetto al tema della sicurezza della popolazione del basso corso del fiume Tagliamento». Quindi, conclude, è «più che comprensibile la rivendicazione di un coinvolgimento da parte dei comitati, pur trattandosi di un incontro preliminare e si accoglie quindi in modo positivo l’apertura in tal senso fornita dall’Autorità di bacino».