INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
OGGETTO: Dov’è finita la riabilitazione cardiologica a Gemona?
PREMESSO CHE
la riabilitazione cardiologica consiste in un programma multidisciplinare che mira a recuperare le funzionalità fisiche e psicologiche dei pazienti affetti da malattie cardiache, tra cui infarti, interventi cardiochirurgici o scompenso cardiaco; tale percorso comprende esercizio fisico (come cyclette, tapis roulant e ginnastica respiratoria), educazione a stili di vita sani e corretta nutrizione, supporto psicologico volto a ridurre lo stress e monitoraggio clinico costante dei sintomi e dei fattori di rischio, con l’obiettivo finale di migliorare la qualità della vita, prevenire recidive e favorire un rapido ritorno all’autonomia del paziente;
RICORDATO CHE
la legge regionale n. 22 del 2019, all’articolo 29, ha definito l’organizzazione dei presidi ospedalieri specializzati, individuando il presidio “Gervasutta” come centro di riferimento per l’area della riabilitazione, articolato su due sedi operative: quella di Udine e quella di Gemona del Friuli;
EVIDENZIATO CHE
nella scorsa Legislatura, l’Assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, aveva più volte ribadito l’intenzione della Regione di rendere il presidio ospedaliero di Gemona del Friuli un punto di riferimento per la cardiologia riabilitativa, come previsto dalla citata legge regionale n. 22/2019;
in particolare, in data 10 giugno 2020, durante un incontro con i vertici dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale e con il sindaco di Gemona del Friuli, lo stesso Assessore Riccardi dichiarava — come riportato dall’articolo di Euroregionenews intitolato “Gemona sarà un riferimento per cardiologia riabilitativa” — che:
“proseguiamo il lavoro affinché il presidio ospedaliero di Gemona del Friuli diventi un importante punto di riferimento per la cardiologia riabilitativa, come previsto dalla legge regionale. La Regione vuole inserire all’interno di tale struttura la sede operativa distaccata del Gervasutta per la riabilitazione intensiva di natura post cardiochirurgica, cardiologica e neurologica […] con una disponibilità di una trentina di posti letto, metà dei quali destinati alla cardiochirurgia e alla cardiologia e i restanti ad altri impieghi riabilitativi”;
ancora, in data 9 luglio 2021, come riportato dal portale Federsanità ANCI FVG nell’articolo “Salute: Riccardi, Gemona centro di riabilitazione cardiologica”, il Vicegovernatore confermava che
“le risorse saranno orientate a implementare un’importante riqualificazione delle strutture esistenti con particolare attenzione alla riabilitazione cardiologica, al centro della riforma, la cui attuazione è stata rallentata dall’imprevedibile pandemia”, annunciando investimenti complessivi per circa dieci milioni di euro, provenienti da fondi regionali e PNRR, destinati al rilancio e alla riorganizzazione del presidio gemonese, con la previsione di 32 posti letto dedicati alla riabilitazione cardiologica e neurologica presso il terzo piano dell’ospedale;
PRESO ATTO CHE
nonostante tali previsioni e dichiarazioni pubbliche, ad oggi non risulta avviata alcuna attività di riabilitazione cardiologica presso la sede di Gemona dell’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione “Gervasutta”;
CONSIDERATO CHE
secondo quanto recentemente riportato dal Gazzettino del 25 settembre 2025, presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine sono stati inaugurati 18 nuovi posti letto di riabilitazione cardiologica, con la realizzazione di una palestra dedicata, nuovi spazi di degenza e ambienti rinnovati per medici e infermieri, grazie a un investimento superiore al milione di euro;
nel corso della cerimonia di inaugurazione — alla presenza, tra gli altri, del Governatore Fedriga e dell’Assessore Riccardi — è stato evidenziato come l’intervento rappresenti un ampliamento significativo dell’offerta udinese di riabilitazione cardiologica, volto a rispondere a una crescente domanda di ricoveri dovuta all’invecchiamento della popolazione e all’aumento delle patologie croniche;
EVIDENZIATO INOLTRE CHE
tale ampliamento, seppur positivo, sembra concentrare ulteriormente i servizi di riabilitazione cardiologica nel capoluogo, senza che risulti alcuna attivazione o potenziamento nella sede gemonese, inizialmente prevista come presidio di riferimento per la riabilitazione post-acuta, cardiologica e neurologica, con evidente rischio di riduzione dell’accessibilità e dell’equità territoriale dei servizi sanitari per le aree montane e pedemontane del Friuli;
TUTTO CIÒ PREMESSO,
i sottoscritti Consiglieri regionali interrogano la Giunta regionale per conoscere:
1. a distanza di sei anni dall’approvazione della L.R. 22/2019, se e quando si ritenga di attivare la riabilitazione cardiologica presso l’ex presidio ospedaliero per la salute di Gemona del Friuli, e se permane il progetto di utilizzare l’ex ospedale di Gemona, attualmente classificato come servizio distrettuale, quale sede separata dell’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione “Gervasutta”;
2. Tenendo conto del recente potenziamento del reparto di cardiologia dell’Ospedale Santa Maria Della Misericordia di Udine, quanti posti per la riabilitazione cardiologica si ritene di attivare in ASUFC, dove e con quali tempi.
3. Quali prospettive insistono sull’ex ospedale di Gemona, e se non si ritiene di esplicitarle alle Amministrazioni comunali e ai cittadini e alle cittadine, al fine di consentire loro di valutare, al di là della propaganda che ha investito le vicende dell’ospedale di Gemona tra il 2017 e il 2018, se a questo punto delle cose sussista un pregiudizio per la sanità della “Montagna” e per il territorio gemonese.
Massimo MENTIL
Manuela CELOTTI
Presentata alla Presidenza il 30/10/2025
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