Crpo: Celotti (Pd)-Pellegrino (Avs), si condannino offese a Schlein

Pubblicato il sabato 01 Nov 2025

 

Trieste, 01.11.25 – Dal Consiglio comunale di Cividale, il caso «dell’offensiva immagine» caricaturale della segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein, postata dalla consigliera comunale Angela Zappulla, finisce alla Commissione regionale pari opportunità (Crpo). A sottoporre la questione alla presidente della Crpo, Dusolina Marcolin, sono le consigliere regionali Manuela Celotti (Pd) e Serena Pellegrino (Avs) (entrambe componenti della Crpo) che attraverso una missiva hanno chiesto che la Commissione stigmatizzi l’episodio.

La consigliera Zappulla, di Fratelli d’Italia, scrivono le due consigliere nella lettera, «come riportato dalla stampa, in risposta ad un post su Fb, ha pubblicato un’immagine alterata e caricaturale dei caratteri somatici della Segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein, tale da assumere i connotati di un vero e proprio “body shaming” e dove era inserita anche una frase ingiuriosa».

Dileggiare qualcuno, continuano le due consigliere, «tanto più con la formula dell’insulto fisico, è comportamento inammissibile da parte di chiunque, e in misura ancora maggiore da parte di chi, rivestendo un ruolo istituzionale, dovrebbe dare l’esempio. Riteniamo che un ulteriore elemento di gravità sia che quel commento si è inserito in un confronto su esponenti politici e pensiamo quindi che sia assolutamente necessario e urgente sottoporre quanto avvenuto all’attenzione della Crpo, auspicando che questo fondamentale organo di garanzia possa esprimersi, quanto prima, con una ferma condanna per quanto accaduto».

Infine, concludono le due consigliere, «episodi come questi, per quanto scomodi, non vanno taciuti ma affrontati, perché è solo attraverso una forte e diffusa condanna sociale, politica e culturale che si potrà aumentare la consapevolezza delle persone e limitare questi comportamenti. Tutte e tutti, a partire da chi riveste un ruolo istituzionale, dovremmo impegnarci nel promuovere un linguaggio positivo e nello stigmatizzare ogni forma violenta e irrispettosa di linguaggio e di comportamento».

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