INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
OGGETTO: Stato dell’attuazione e dell’aggiornamento della rete regionale per l’erogazione dell’assistenza sanitaria negli istituti penitenziari del Friuli Venezia Giulia, con particolare riferimento all’assistenza sanitaria di base.
La sottoscritta Consigliera Regionale,
PREMESSO che:
• Il trasferimento della competenza in materia di sanità penitenziaria dallo Stato alle Regioni è stato avviato a livello nazionale con l’Accordo sancito in sede di Conferenza Unificata il 22 gennaio 2008 e regolato dal DPCM 1 aprile 2008, che ne ha stabilito tempi e modalità per le Regioni a statuto ordinario;
• Per quanto riguarda la Regione Friuli Venezia Giulia, il trasferimento delle funzioni in materia di sanità penitenziaria è stato formalizzato mediante una norma di attuazione dello Statuto speciale: Decreto legislativo 16 marzo 2010, n. 49, intitolato “Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia concernenti il trasferimento alla Regione delle funzioni in materia di sanità penitenziaria”;
• La Delibera della Giunta Regionale n. 1490 del 9 luglio 2010 ha recepito tale trasferimento, prendendo atto del D.lgs. n. 49/2010 e approvando gli indirizzi operativi per l’organizzazione dell’assistenza sanitaria all’interno degli istituti penitenziari, stabilendo in particolare il coinvolgimento delle Aziende per i Servizi Sanitari (ASS) regionali nella garanzia dei livelli essenziali di assistenza (LEA) per la popolazione detenuta;
• La Delibera della Giunta Regionale n. 820 del 6 maggio 2016 ha istituito la rete sanitaria regionale per l’erogazione dell’assistenza sanitaria negli istituti penitenziari, definendone la struttura e il funzionamento, e confermando la responsabilità organizzativa in capo alle Aziende Sanitarie, secondo un modello multidisciplinare integrato;
RICORDATO che:
• A partire dal 1° gennaio 2014, la gestione effettiva dell’assistenza sanitaria nelle carceri del Friuli Venezia Giulia è in capo alla Regione e alle sue Aziende Sanitarie;
• In ciascun istituto penitenziario regionale dovrebbe essere attivo un servizio di sanità penitenziaria con un medico referente responsabile della presa in carico dei detenuti;
• L’assistenza sanitaria di base dovrebbe essere garantita quotidianamente attraverso:
o La presenza di medici di medicina generale o di continuità assistenziale (sia diurna che notturna),
o Personale infermieristico operativo sette giorni su sette,
o Presidi specialistici programmati (tra cui cardiologia, infettivologia, odontoiatria);
• L’assistenza dovrebbe assicurare la continuità delle cure dalla presa in carico al momento dell’ingresso del detenuto fino alla sua dimissione o trasferimento, comprendendo anche la gestione di patologie croniche, dipendenze e problematiche psichiatriche;
• È inoltre prevista l’assistenza farmaceutica tramite il ricettario unico regionale e il ricorso al ricovero ospedaliero solo in caso di effettiva necessità clinica, secondo le procedure previste;
tutto ciò premesso,
INTERROGA la Giunta Regionale per sapere:
1. Qual è lo stato attuale di attuazione della rete sanitaria regionale per l’erogazione dell’assistenza sanitaria negli istituti penitenziari, con particolare riferimento alla assistenza sanitaria di base;
2. Se tale rete risulta aggiornata rispetto all’evoluzione dei bisogni sanitari della popolazione detenuta e all’eventuale mutamento della composizione degli istituti (ad es. presenza di sezioni a elevata sicurezza, detenuti con fragilità sanitarie, ecc.);
3. Quali Aziende Sanitarie territoriali gestiscono attualmente i servizi nei singoli istituti penitenziari della regione, con indicazione delle risorse umane impiegate (medici, infermieri, specialisti) e del tipo di contrattualizzazione;
4. Se viene garantita la presenza quotidiana di personale medico e infermieristico in ciascun istituto, come previsto dalla normativa vigente e dagli atti regionali richiamati e se tale presenza è garantita sulle 24 ore;
5. Se sono disponibili dati aggiornati sull’erogazione delle prestazioni di medicina generale, specialistica, farmaceutica e sull’eventuale ricorso a strutture ospedaliere esterne per i detenuti, negli ultimi due anni;
6. Se la Regione intende procedere a una verifica o aggiornamento degli indirizzi operativi, anche alla luce di eventuali criticità riscontrate nell’erogazione dei servizi o segnalazioni da parte di garanti, operatori o detenuti stessi.
Manuela Celotti
Presentata alla Presidenza il 16 giugno 2025
2699 - CEL IRO Sanità penitenziaria 16_06_25 MA final