Mozione n.
OGGETTO: Sottoscrizione dell’accordo integrativo regionale e utilizzo degli strumenti già previsti dal AACCNN dei Medici di Medicina generale per rilanciare la sanità territoriale, e per garantire una risposta il più tempestiva possibile ai cittadini dei territori con carenze assistenziali.
Proponenti: Celotti, Carli Conficoni, Cosolini, Martines, Menil, Moretti,, Pisani Pozzo, Russo, Capozzi, Honsell, Pellegrino
Il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia,
PREMESSO che:
• Il Decreto Ministeriale 77/2022 ha definito il nuovo modello organizzativo dell’assistenza territoriale, con la previsione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) come strumenti di cooperazione tra i Medici di Medicina Generale (MMG) per garantire continuità assistenziale, presa in carico dei pazienti cronici e risposta integrata ai bisogni della popolazione;
• Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in particolare la Missione 6 “Salute”, individua la riorganizzazione dell’assistenza territoriale come una delle principali linee di intervento, al fine di potenziare i servizi sanitari di prossimità, di rafforzare l’integrazione tra professionisti e di promuovere l’equità di accesso alle cure, attraverso l’attivazione delle Case della Comunità e di diversi altri servizi afferenti ai Distretti socio-sanitari;
• Le AFT rappresentano una modalità organizzativa che consente l’erogazione dell’assistenza primaria in forma coordinata e integrata, anche attraverso la valorizzazione della multidisciplinarietà e l’utilizzo di strumenti digitali e di telemedicina;
• Il vigente Accordo Collettivo Nazionale (ACN) per la medicina generale prevede che i Medici a ciclo di scelta e i Medici ad attività oraria siano inquadrati nel “Ruolo unico” ed introduce l’istituto del “debito orario” e cioè di un monte ore, diversificato e inversamente proporzionale rispetto al numero dei pazienti in carico, che i professionisti devono garantire anche per attività diverse dall’assistenza individuale, purché concordate e utili al sistema sanitario;
• Nonostante il tavolo per le trattative sia stato attivato il 01 febbraio 2023, in Friuli Venezia Giulia non è ancora stato stipulato il nuovo Accordo Integrativo Regionale (AIR) per la medicina generale, necessario per declinare a livello locale i principi organizzativi contenuti nell’ACN vigente. In conseguenza di ciò la nostra Regione si trova in grave difficoltà nel garantire a tutti i cittadini l’assistenza dei medici di medicina generale;
EVIDENZIATO che nelle more dell’adozione dell’AIR, le Aziende Sanitarie Regionali avrebbero potuto, utilizzando gli strumenti pattizi vigenti, stipulare accordi aziendali con le OO.SS. dei MMG, al fine di garantire il servizio di medicina generale nelle zone definite “carenti” o nei contesti turistici, durante la stagione di maggiore afflusso;
EVIDENZIATO che:
• In diverse Regioni italiane sono già attive iniziative innovative volte a rafforzare la medicina generale nell’ambito delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), attraverso l’uso programmato del debito orario dei Medici di Medicina Generale (MMG), in coerenza con quanto previsto dal DM 77/2022 e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR);
• In particolare, la Regione Puglia ha sottoscritto un nuovo Accordo Integrativo Regionale che prevede incentivazioni per l’ampliamento dell’orario di apertura degli studi medici, l’impiego di personale infermieristico e amministrativo di supporto e la destinazione di risorse aggiuntive per favorire l’integrazione dei MMG nelle Case della Comunità;
• La Regione Piemonte ha avviato un modello di assistenza territoriale basato su AFT operative sette giorni su sette, con orario esteso e integrazione tra MMG e continuità assistenziale, ponendo l’accento sulla presa in carico dei pazienti cronici e sul lavoro in equipe con relative incentivazioni;
• La Regione Lombardia ha introdotto misure anche economiche per incentivare la costituzione delle AFT e l’attivazione di Ambulatori Medici Temporanei, promuovendo la partecipazione attiva dei MMG alle attività territoriali e integrando strumenti di telemedicina, con il supporto di fondi regionali dedicati;
CONSIDERATO che l’utilizzo dei Medici ad attività oraria (ex di continuità assistenziale) attraverso un’estensione dell’orario diurno per svolgere tutte le funzioni della medicina generale, insieme, laddove residuasse, all’attivazione del debito orario dei MMG all’interno delle AFT, consentirebbe di:
o potenziare la sanità territoriale,
o migliorare la gestione integrata delle cronicità,
o garantire un servizio territoriale strutturato, svolto da medici (MMG) in attività, per sopperire alla drammatica carenza dei MMG, con particolare riferimento alle zone carenti;
o creare degli ambulatori territoriali che possano rappresentare un primo passo per la futura attivazione delle Case della Comunità previste dal PNRR,
o garantire una maggiore presenza dei medici (MMG) nel territorio, finalizzata anche alla riduzione degli accessi impropri ai Pronto Soccorso.
Tutto ciò premesso e considerato,
IMPEGNA la Giunta Regionale:
1. A velocizzare il processo di stipula del Contratto integrativo regionale dei MMG – le cui procedure sono iniziate il 01 febbraio 2023 – che rappresenta un elemento essenziale per l’attivazione degli ambulatori distrettuali di assistenza primaria, oltre che uno strumento fondamentale per poter attivare risposte efficaci e coerenti a livello regionale rispetto al problema delle numerose zone carenti scoperte;
2. A promuovere la stipula di accordi aziendali tra le Aziende Sanitarie Regionali e le OO.SS. dei Medici di Medicina Generale, in applicazione degli AACCNN vigenti e dell’AIRSCA GR 1718/2019, finalizzati all’attivazione di estensioni di orario, anche diurno, dei MMG ad attività oraria, e, laddove residuasse un debito orario, anche per i Medici a ciclo di scelta, per garantire il servizio di medicina generale nelle zone definite “carenti” o nei contesti turistici, durante la stagione di maggiore afflusso;
3. A garantire che tali accordi aziendali favoriscano modelli organizzativi integrati, multiprofessionali e orientati alla prossimità e alla presa in carico della popolazione anticipando le caratteristiche della futura assistenza primaria prevista dal DM 77/2022, con particolare riferimento alle Case della Comunità e agli altri nuovi servizi distrettuali;
4. A monitorare e valutare l’impatto degli accordi attivati, al fine di promuovere soluzioni efficaci e replicabili nell’ambito della futura disciplina regionale della medicina generale;
5. A dare tempestiva comunicazione al Consiglio regionale circa lo stato di avanzamento e gli esiti delle iniziative intraprese in attuazione della presente mozione;
Presentata alla Presidenza il giorno 28/05/2025
2651 - CEL Mozione MMG debito orario 20_05_25 def