INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

Oggetto: Residenze sanitarie Assistenziali e cure intermedie in Regione: rilancio o ridimensionamento? Gestione pubblica o ennesimo affidamento al privato convenzionato?

RICORDATO che, la struttura della popolazione del Friuli Venezia Giulia registra un progressivo aumento negli anni della porzione di popolazione non solo ultra-sessantacinquenne, ma altresì ultra-settantacinquenne;
RICORDATO altresì che l’età anziana si accompagna spesso a condizioni di polipatologia e che, anche grazie ai progressi delle cure, l’indice di sopravvivenza è sì aumentato, ma al contempo comporta un aumento dei malati cronici;
CONSIDERATO che quanto sopra esposto comporta una forte pressione sull’organizzazione dell’offerta sociosanitaria che deve crescere sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo;
PRESO ATTO che, nell’ottica del necessario adeguamento dei livelli di offerta, è bene pensare anche a nuovi modelli di assistenza sia in sede ospedaliera che territoriale e senza trascurare la gamma dei servizi domiciliari;
CONSIDERATO infatti che, fatto salvo il ruolo dell’ospedale nel trattamento delle acuzie e per l’offerta di cure di alta specialità –come del resto già la LR n. 13/1995 aveva stabilito- si stanno introducendo modelli organizzativi che propongono luoghi e modalità per le cure intermedie (ad es. DGR n. 2042/2022);
RILEVATO tuttavia che l’impianto della LR n. 10/1998 rimane in larga misura valido, a dimostrazione della lungimiranza del Legislatore regionale, e che in questo particolare quadro epidemiologico e di struttura di popolazione le Residenze sanitarie assistenziali, così come ideate in Friuli Venezia Giulia, rivestono un ruolo centrale dell’offerta sociosanitaria rivolta agli anziani;
EVIDENZIATO che nei prossimi anni l’assistenza territoriale sarà sottoposta ad una profonda trasformazione sia in forza del DM n. 77/2022 che a causa dei finanziamenti PNRR, buona parte dei quali è destinata, in ambito socio-sanitario, all’apertura di Ospedali di comunità e Case di Comunità;
CONSIDERATO che, in questo delicato momento di ridefinizione del sistema, risulterebbe importante mantenere salda non solo la governance pubblica, ma altresì la gestione diretta dei servizi che si andranno a configurare e quindi ad erogare anche al fine di un controllo diretto della qualità e delle necessità peculiari dei nuovi modelli di offerta;
SOTTOLINEATO che, anche a fronte delle indicazioni del PNRR e del DM 77/2022, per assicurare una gestione appropriata dei percorsi di cura negli ospedali per acuti è indispensabile poter contare su un sistema dedicato alle degenze intermedie (RSA, Hospice, Suap) potenziato sia sul piano quantitativo che qualitativo;
SOTTOLINEATO inoltre che in tale scenario risulterebbe inspiegabile l’intenzione di chiudere alcuni posti di RSA, come risulta sia stato annunciato ai Sindaci del Tarcentino dalla Direzione dell’ASUFC, in riferimento ai posti attualmente attivi presso l’”Opera Pia Coianiz – ASP”;
Tutto ciò premesso, la sottoscritta Consigliera regionale,
INTERROGA
il Presidente della Regione per conoscere:
• quanti posti letto di cure intermedie sono attivi in Regione FVG, suddivisi per Azienda sanitaria, per tipologia (RSA, Hospice, Suap dedicati agli stati di minima coscienza…), con la specifica, per ogni tipologia, dei posti gestiti da strutture private convenzionate (con indicazione del relativo gestore);
• quale è stato l’andamento dei posti di cure intermedie dal 2019 ad oggi in Regione fVG, suddivisi per Azienda sanitaria, per tipologia (con particolare riferimento ai posti di RSA), con la specifica, per ogni tipologia, dei posti gestiti da strutture private convenzionate (con indicazione del relativo ente gestore);
• rispetto ai posti letto di RSA presenti in Regione, quanti posti letto, suddivisi per azienda e con l’indicazione di dove sono ubicati, sono attualmente destinati ad una funzione di “sollievo” (fondamentale per garantire le cure a domicilio);
• se corrisponde al vero che i posti di RSA attualmente attivi presso l’Opera Pia Coianiz – ASP” verranno ridotti, e in caso affermativo quale sarà l’entità del ridimensionamento, da quando verrà realizzato e quali sono le motivazioni che sottendono a questa scelta;
• se l’ASUFC e le altre Aziende sanitarie hanno intenzione di mantenere i posti di RSA e di cure intermedie a gestione pubblica tutt’ora attivi e/o se sono previste delle esternalizzazioni del servizio a realtà del privato socio-sanitario;

Manuela CELOTTI

Presentata alla Presidenza il 30/05/2024

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