Relazione di minoranza sulla Proposta di Legge n. 24
Interventi regionali per il sostegno delle associazioni combattentistiche e d’arma e delle associazioni delle forze dell’ordine operanti sul territorio regionale e per il sostegno delle vittime del dovere ed equiparate
presentata dai Consiglieri Calligaris, Miani, Buna, Ferrari l’11 luglio 2024
Egregio Presidente, Gentili Colleghe e Colleghi,
la proposta di legge all’esame dell’Aula tratta una materia che in realtà era già stata oggetto di intervento normativo regionale nell’anno 2009, peraltro mai del tutto attuato.
I Consiglieri proponenti hanno scelto quindi di avviare l’iter per l’approvazione di una nuova legge regionale, anziché novellare la norma già in vigore e portarla a compimento, con l’obiettivo dichiarato di “apportare un aggiornamento al precedente dettato normativo per far sì che la Regione possa sostenere e valorizzare con maggior compiutezza la meritoria e preziosa funzione sociale, culturale, educativa e di sicurezza che le associazioni combattentistiche e d’arma, le associazioni delle forze dell’ordine operano sul territorio regionale e le associazioni vittime del dovere ed equiparate”.
Al di là della scelta del percorso, sicuramente più “visibile” di un semplice aggiornamento di una norma già vigente, che però inevitabilmente allunga i tempi tecnici per poter raggiungere lo scopo prefissato, alla sottoscritta e al Gruppo del PD interessa valutare il merito della proposta di legge, che ricalca evidentemente la precedente normativa migliorandone alcuni aspetti e introducendo alcune migliorie.
Le considerazioni esplicitate dai diversi Consiglieri e Consigliere PD in Commissione si sono unitariamente orientate verso il riconoscimento e l’apprezzamento dell’attività svolta dalle associazioni, future beneficiarie degli interventi previsti.
La mia esperienza di sindaca mi ha portata a verificare personalmente quanto siano fondamentali l’apporto, la presenza e l’impegno delle associazioni combattentistiche e delle forze dell’ordine nella loro collaborazione con le Amministrazioni comunali per l’organizzazione e la partecipazione ad eventi e celebrazioni legati alle date che ricordano i fondamentali passaggi della storia del nostro Paese, ma anche la storia regionale e locale, con particolare riferimento al Movimento di Resistenza per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo.
Ma voglio anche ricordare l’impegno garantito da queste associazioni nella cura, manutenzione e valorizzazione dei monumenti celebrativi presenti in ogni Comune, un segno di costante attenzione e rispetto per i simboli fisici della nostra storia, che contribuisce a tramandare la memoria collettiva alle nuove generazioni. Così come va ricordato l’impegno, sempre più diffuso, finalizzato alla ricostruzione delle storie e delle memorie locali, attraverso i percorsi di ricerca, il recupero di materiale storico-documentale, la raccolta di testimonianze, all’interno di percorsi condivisi con i Comuni e con le scuole.
Ritengo che queste esperienze vadano coltivate e potenziate. Si tratta infatti di approfondire e tramandare la Storia del nostro Paese, nella cornice della storia europea e mondiale, evidenziando gli elementi che possono rinforzare la consapevolezza collettiva rispetto ai Principi contenuti nella nostra Costituzione, che vanno attualizzati per affermare con forza, anche rispetto al nostro presente, i valori della Pace, della Libertà, della Democrazia, dell’Uguaglianza, della Fratellanza, così come il valore fondamentale dell’Impegno civico, civile e politico che deve essere proprio di ogni cittadino e cittadina, nel tentativo di realizzare il mandato della nostra Carta Costituzionale e di difendere le conquiste democratiche e di civiltà che sono costate così tanto sacrificio. Ma si tratta anche di approfondire e valorizzare le storie delle singole comunità territoriali, evidenziando gli elementi peculiari che possono diventare veicolo più pregnante per generare consapevolezza e per “avvicinare” la storia alle giovani generazioni. Questi percorsi già esistono e sono stati realizzati da diverse realtà, fra le quali voglio citare l’ANPI, l’APO e l’ANED, per il grande sforzo profuso in questi anni in termini di ricostruzione, ricerca e approfondimento, all’interno di quelli che potremmo definire “percorsi di memoria comunitaria” volti a portare alla luce le storie individuali e familiari connesse in particolare ai due conflitti mondiali, alla Resistenza e alla Deportazione.
Va inoltre ricordato l’impegno in ambito scolastico, attraverso le testimonianze, le conferenze e gli incontri, sia sui temi storici che sui temi della sicurezza, del rispetto delle Leggi e delle regole di una civile convivenza.
Nondimeno, per le nostre comunità, è fondamentale l’impegno sociale garantito da alcune di queste associazioni a favore delle persone anziane, delle persone fragili, di quelle in difficoltà, delle scuole, esempio di un volontariato fondamentale che supporta e integra i servizi istituzionali a ciò preposti, consentendo alle Amministrazioni locali di attivare servizi importanti a favore dei propri cittadini e cittadine.
Ma cito anche le numerose occasioni nella vita delle comunità locali in cui i volontari appartenenti alle diverse associazioni cui questa proposta di legge è rivolta partecipano attivamente, siano esse iniziative o manifestazioni organizzate dalle Amministrazioni comunali o da altre associazioni del territorio, garantendo presenza, collaborazione e supporto.
Pertanto, una norma che riconosca e valorizzi l’apporto delle associazioni in oggetto è sicuramente positiva, e va sostenuta, superando le questioni meramente formali.
Con questa proposta di legge si intende inoltre attuare una serie di interventi per il sostegno delle vittime del dovere ed equiparate, riconosciute secondo la normativa statale e regionale, nonché per i loro superstiti. Un’attenzione doverosa, da parte delle Istituzioni.
La norma proposta è semplice nel suo sviluppo, e ovviamente deve attendere l’emanazione di appositi regolamenti che disciplineranno le modalità e i termini per la presentazione delle domande di contributo, che dovranno essere valutati dalla competente Commissione consiliare. Si auspica pertanto che non si vada oltre il termine previsto per legge per l’approvazione dei suddetti regolamenti al fine di assicurare il giusto riconoscimento e sostegno alle diverse associazioni.
Per le considerazioni sopra esposte, il Gruppo PD ha espresso un generale apprezzamento in Commissione e durante l’esame dell’Aula intende proporre alcuni emendamenti per apportare ulteriori miglioramenti a vantaggio delle associazioni e delle nostre comunità locali.
Manuela Celotti
Trieste, 19 febbraio 2025
2268 - CEL relazione minoranza PdL 24 associazioni combattentistiche