INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

Oggetto: Procreazione medicalmente assistita: fare il punto sull’attività dei Centri regionali

RICORDATO che, la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) è volta ad aiutare il concepimento nei casi in cui il concepimento spontaneo è impossibile o assai improbabile e si sostanzia in un insieme di tecniche che hanno lo scopo di aumentare le possibilità di una gravidanza per una coppia infertile.
CONSIDERATO che da quanto si evince dal Registro Nazionale PMA, consultato il 23/04/2024: https://w3.iss.it/site/RegistroPMA/PUB/Centri/CentriPma.aspx, i Centri in Regione FVG autorizzati ad applicare le tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita sono:
• SSD Procreazione Medicalmente Assistita – Presidio Ospedaliero per la Salute – Sacile PN- ASFO – Friuli Occidentale – Pubblico
• SCR Fisiopatologia della Riproduzione e Procreazione Medicalmente Assistita – IRCCS Burlo Garofolo – Pubblico
• AAS 3 “Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli” -Pubblico
• Policlinico Città di Udine SpA – Casa di Cura Privata Privato convenzionato;
CONSIDERATO che dalle disposizioni dei nuovi LEA in merito alla PMA (D.P.C.M 12 gennaio 2017), è presumibile un aumento delle richieste e dei casi a cui il SSR dovrà dare risposta;
CONSIDERATO infine che la Regione Friuli Venezia Giulia ha un tasso di natalità fra i più bassi a livello nazionale, in un Paese, l’Italia, che già si attesta fra i peggiori in Europa e che quindi diventa una responsabilità sociale garantire il supporto necessario alle coppie con problemi di fertilità che desiderano avere dei figli e che la politica non può prescindere dall’affrontare questo problema;
CONSIDERATA l’importanza e la delicatezza di questa area di medicina specializzata;
Tutto ciò premesso, la sottoscritta Consigliera regionale,
INTERROGA
il Presidente della Regione per conoscere:
• per ciascun centro citato in premessa, i dati di attività degli ultimi cinque anni così come suddivisi e riportati nelle schede tenute nel Registro Nazionale PMA ed evidenziando in particolare il numero di coppie accompagnate e le relative tecniche PMA di I livello, di II e III livello, sia con gameti della coppia sia con gameti donati (cioè con uno o entrambi i gameti provenienti da un donatore esterno alla coppia).
• Il tempo medio di attesa per la prima visita e poi per l’avvio della procedura, con la distinzione fra I, II e III livello e fra strutture pubbliche e private convenzionate relativamente all’anno 2023;
• Il numero di coppie che ha avuto accesso alle prestazioni di PMA in regime privato negli ultimi cinque anni, con indicazione delle procedure di I, II e III livello;
• Se la Regione non intenda portare l’età massima di accesso alle tecniche di PMA a 46 anni come avviene in diverse regioni italiane;
• se e come la Regione ha pensato di procedere per sostenere i servizi attualmente attivi, con particolare riferimento a quelli pubblici, per dare risposta ai nuovi LEA e quindi alle coppie che in misura presumibilmente maggiore intenderanno richiedere la PMA, oltre che alle persone che, anche queste con un probabile incremento dei casi, intendono chiedere la conservazione dei gameti, e se in generale si intenda incrementare le risorse destinate alla PMA.

Manuela CELOTTI

Presentata alla Presidenza il 03/07/2024

1468 - CEL IRO procreazione