INTERROGAZIONE CON RISPOSTA IN COMMISSIONE

Oggetto: Perché l’ASUFC non ha attivato la procedura per il rimborso ai cittadini delle prestazioni effettuate presso privati a differenza di ASFO?

RICORDATA la precedente interrogazione dd. 18/09/2023 sulla questione dei “tempi di attesa” troppo lunghi per le visite mediche e quanto prevede la LR n. 7/2009 sul rimborso ai cittadini per le prestazioni effettuate presso enti privati convenzionati;
CONSIDERATO che il problema si sta aggravando negli ultimi tempi nonostante gli sforzi della Giunta regionale col ricorso agli enti privati convenzionati e le decine di milioni di euro stanziate a loro favore con l’obiettivo di facilitare lo scorrimento delle liste e di recuperare sui ritardi accumulati;
VERIFICATO che questa situazione determina il ricorso al “privato puro” da parte dei cittadini che hanno urgenza di ottenere le prestazioni sanitarie prescritte, ma che non trovano risposta nel sistema pubblico e/o nel privato accreditato, andando così ad aumentare la quota di spesa out of pocket;
CONSIDERATO che questa situazione crea una disparità sociale inaccettabile fra chi ha la disponibilità economica per sopperire ai ritardi del sistema pubblico e chi non ce l’ha e che quindi non potendo acquistare le prestazioni dal privato puro non può, di fatto, curarsi nei tempi previsti, rinunciando perciò alle cure;
RICORDATO come la LR n. 7/2009 all’art. 12 preveda che le aziende sanitarie che non garantiscano i tempi previsti, per prestazioni di particolare rilevanza la cui tempestività sia clinicamente essenziale per il cittadino, debbano provvedere al pagamento diretto delle prestazioni effettuate dal cittadino presso altre strutture e che qualora la prestazione richiesta non sia erogata nel limite di centoventi giorni, ogni cittadino residente in regione ha diritto a richiedere la prestazione presso qualunque altro centro regionale, anche privato accreditato e convenzionato, abilitato a erogarla;
TENUTO CONTO quindi che spetta ad ogni singola azienda sanitaria mettere in atto la procedura per il riconoscimento della spesa sostenuta dai cittadini e la conseguente erogazione del rimborso;
VERIFICATO che l’ASFO ha già provveduto a pubblicare sul proprio sito web la modulistica per la domanda di rimborso da parte dei cittadini interessati;
RILEVATO invece che l’ASUFC ad oggi non ha ancora adottato nessuna modalità di pubblicità della misura stabilita per legge e nemmeno ha previsto una modulistica per la presentazione della domanda per il riconoscimento del rimborso in oggetto;
Tutto ciò premesso, la sottoscritta Consigliera regionale,
INTERROGA
il Presidente della Regione per sapere se corrisponde al vero che l’ASUFC non ha ancora pubblicato sul proprio sito web e nemmeno mette a disposizione dei cittadini presso i propri sportelli di informazione e accoglienza la modulistica per la domanda di rimborso prevista per coloro che abbiano effettuato delle prestazioni presso enti privati in difetto di prestazione erogata dal servizio sanitario regionale, e se l’ASUFC dispone della procedura/regolamento interno per l’applicazione della previsione normativa.

Manuela CELOTTI

Presentata alla Presidenza il 19/02/2024

1026 - CEL IRC NUOVA rimborso prestazioni ASUFC