INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Oggetto: Ospedali di base in ASUFC: meno posti letto e meno ricoveri. Quali garanzie per i cittadini?
CONSIDERATO che in Friuli Venezia Giulia il rapporto tra numero di posti letto per acuti e popolazione si attesta sul 3,1×1000 abitanti, in linea con la media nazionale (3.2) ma ad un livello fra i più bassi in Europa, la cui media è di 5 posti ogni 1000 abitanti (con la Germania che risultava avere un tasso vicino all’8×1000) – (dati Eurostat).
CONSIDERATO che è generalmente riconosciuto (e da più parti denunciato con preoccupazione) che un ulteriore calo dei posti letto per acuti potrebbe avere gravi conseguenze sulla tenuta della rete ospedaliera regionale e sulle risposte di salute ai cittadini e alle cittadine.
VISTA la riduzione dei posti letto “per acuti” accertata da Agenas (tabelle esito dell’analisi sul SSR commissionata dalla Regione) che fra l’anno 2022 e l’anno 2023 registra un taglio di 225 posti letto (che corrisponde praticamente alla chiusura di un ospedale intero) a livello Regionale, 167 dei quali nella sola Asufc.
VISTI i dati forniti a seguito di un accesso agli atti con cui si chiedeva di avere contezza dell’evoluzione -negli anni 2019-2023-2024- dei posti letto e dei ricoveri nei reparti di medicina e chirurgia delle SOC degli ospedali di ASUFC, da cui si evince:
• una drastica riduzione dei posti letto ordinari medi in medicina (Ordinari e Day Hospital) che passano da 505 nel 2019 a 416,5 nel 2024;
• una riduzione dei posti letto medi in chirurgia (Ordinari e Day Hospital) che passano da 144 nel 2019 a 123,5 nel 2024;
VISTO altresì che tali tagli hanno riguardato di fatto gli ospedali di base (spoke), che hanno subito nelle diverse sedi, nel silenzio generale, una riduzione importante dei posti letto di medicina e chirurgia, come di seguito specificato (confronto fra l’anno 2019 e l’anno 2024):
– Latisana perde il 26% dei posti letto di medicina (passando da 61 a 45), mentre mantiene stabili i posti ordinari di chirurgia (14), e perde 1 su 2 posti di DH chirurgico;
– Palmanova perde il 21,5% dei posti letto di medicina (passando da 79 a 62), e quasi tutti i posti ordinari di chirurgia (passando da 14 a 1,5), e passa da 2 a 3 posti di DH chirurgico;
– San Daniele perde il 26% dei posti letto di medicina (passando da 77 a 57), e il 28% dei posti ordinari di chirurgia (passando da 18 a 13), e passa da 3 a 1 posto di DH chirurgico;
– Tolmezzo perde il 17% dei posti letto di medicina (passando da 78 a 64,5), e il 14% dei posti ordinari di chirurgia (passando da 21 a 18), e passa da 3 a 1 posto di DH chirurgico;
CONSIDERATO altresì che il Presidio ospedaliero per la salute di Cividale Del Friuli, che attualmente risulta classificato come “servizio distrettuale”, nello stesso arco temporale ha visto la chiusura del reparto di medicina, con la perdita di 22 posti letto.
CONSIDERATO che, sempre sulla base dei dati forniti (in parte provvisori), tutto questo corrisponde a un calo di 6.670 dimissioni totali nel 2023 e di 5.806 dimissioni totali nel 2024 (dato provvisorio) suddivisi fra 3.924 dimessi totali (ordinari + DH) in medicina e di 1.882 dimessi in chirurgia.
CONSIDERATO altresì che tale calo si concentra negli ospedali di base (compreso l’ex Presidio ospedaliero per la salute di Cividale), che registrano 3.912 dimissioni in meno in medicina nel 2024 rispetto al 2019 e 2.164 dimissioni in meno in chirurgia (1.482 in meno scorporando l’attività di DH chirurgico di Cividale che veniva garantita dal personale dell’hub di Udine), a fronte dell’Hub di Udine che mantiene costanti le dimissioni in medicina (dalle 5.988 del 2019 alle 5.976 del 2024) e quelle in chirurgia (16.933 nel 2019 e 17.215 nel 2024).
CONSIDERATO inoltre che anche i dimessi ordinari urgenti con DRG chirurgico risultano aver ottenuto un calo di 595 unità fra il 2019 e il 2024 (dato provvisorio) e che anche questo calo si concentra negli ospedali di base.
CONSIDERATO altresì che gli accessi ai PS degli ospedali di base in ASUFC (che rappresentano il 58% degli accessi totali ai PS) sono rimasti pressoché costanti (-3%) nel confronto fra il 2019 (112.518 accessi) e il 2024 (108.968 accessi), a fronte del calo dei posti letto in medicina e chirurgia e di un calo del 23% dei dimessi in medicina e chirurgia nei medesimi ospedali rispetto al 2019 (non considerando Cividale).
EVIDENZIATO che mentre si riducono i posti letto negli ospedali, non risulta che sia parallelamente aumentato il numero di posti di cure intermedie (RSA ecc.), che potrebbero garantire un maggior turn over nei reparti ospedalieri, ma anzi, in diversi territori (vedi Tarcento, Gemona, Tolmezzo) si è addirittura registrato un calo dei posti, in piena contrapposizione con le dichiarazioni che vengono fatte ormai da anni sulla volontà di rinforzare il sistema delle cure intermedie, anche in funzione di un alleggerimento degli ospedali.
RITENUTO che questo silente smantellamento della rete degli ospedali di base, confermato dai dati sul calo dei ricoveri, sui tempi inaccettabili delle liste di attesa e sulla fuga extraregionale, rappresenti un elemento di forte indebolimento del sistema sanitario regionale, che sta determinando importanti difficoltà nell’accesso dei cittadini e delle cittadine a risposte di salute appropriate, prossime e nei tempi in cui dovrebbero essere garantite.
Tutto ciò premesso, la sottoscritta Consigliera regionale
INTERROGA
l’Assessore alla Salute per conoscere:
– Sulla base di quale indirizzo ASUFC ha tagliato circa 170 posti letto (cioè praticamente un ospedale intero) fra il 2022 e il 2023, con particolare riferimento ai posti letto di medicina e chirurgia negli ospedali di base di Palmanova-Latisana e San Daniele-Tolmezzo.
– Come questo drastico calo di posti letto dell’attività medica e chirurgica si sposi con le politiche sanitarie regionali che non solo hanno abbracciato il modello Hub&Spoke, ma che, anche in forza del DM n. 77 e del PNRR vorrebbero un potenziamento, in forma integrata con i presidi ospedalieri, dell’assistenza territoriale.
– Come ritiene di spiegare i circa 6.000 ricoveri in meno (dato provvisorio) registrati in ASUFC nell’anno 2024 rispetto al 2019 nei soli reparti di medicina e chirurgia, a fronte del fatto che le patologie diffuse fra la popolazione non risulta siano calate, così come non sono calati gli accessi ai PS.
– Se ritiene che il taglio dei posti letto abbia contribuito a sostenere la “fuga extraregionale” dei pazienti.
– Se ritiene che il taglio dei posti letto di medicina e chirurgia, in rapporto al numero di accessi ai PS abbia contribuito ad aggravare il fenomeno del “boarding”.
Manuela CELOTTI
Presentata alla Presidenza il 16/04/2025
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