INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

OGGETTO: Cardiologia in ASUFC: lieve aumento del personale medico, ma solo nel centro Hub. Si perde la capillarità dei servizi

La sottoscritta Consigliera Regionale,
VISTI i dati forniti a seguito di un accesso agli atti (Prot. N. 0171666/P/GEN dd. 28/02/2025) relativo all’evoluzione -negli anni 2019-2024- della dotazione organica di dirigenti medici in ASUFC, con distinzione tra titolari di contratti a tempo indeterminato e determinato, assegnati alle unità operative complesse e semplici di cardiologia per gli anni 2019 e 2024 che evidenziano, tra i diversi aspetti:
• un aumento complessivo della dotazione organica che passa dalle 45 unità del 2020 alle 52 unità del 2024;
• una diversa allocazione delle suddette unita che si caratterizza per il potenziamento della sede Hub di Udine che passa dalle 27 unità del 2020 alle 40 unità del 2024 a detrimento degli altri presidi ospedalieri come Tolmezzo che passa da 8 unità del 2020 a 2 unità del 2024, Latisana e Palmanova che, rispetto al 2020, nel 2024 perdono un’unità passando da 6 a 5 così come la Struttura di Cardiologia e Riabilitazione Cardiologica del Gervasutta che, rispetto al 2020, nel 2024 perde un’unità. La struttura di Cardiologia e Medicina dello Sport a San Daniele nel 2024 conta 3 unità, e nel 2024 ne contava 4.
PREMESSO che:
1. In ambito clinico, è condivisibile e funzionale la concentrazione delle attività ad alta complessità – come la cura della sindrome coronarica acuta, gli interventi di rivascolarizzazione coronarica (sia percutanea che chirurgica), la chirurgia valvolare, il trapianto cardiaco, la sostituzione dell’aorta toracica e la gestione dello scompenso cardiaco avanzato – presso centri ospedalieri di riferimento (cosiddetti Hub), poiché tali attività richiedono équipe multidisciplinari, tecnologie sofisticate e un’elevata specializzazione, tutte condizioni che migliorano significativamente gli esiti clinici e giustificano la centralizzazione dell’offerta.
2. Tuttavia, per l’attività cardiologica a carattere medico (non interventistico), che comprende la gestione dell’ipertensione, delle aritmie comuni, delle fasi croniche dello scompenso cardiaco, delle cardiomiopatie non complesse e della prevenzione secondaria post-evento acuto, la capillarità dell’offerta nei vari presidi ospedalieri territoriali è elemento imprescindibile per garantire accesso tempestivo, continuità della presa in carico, riduzione delle disuguaglianze geografiche e sostenibilità complessiva del sistema.
3. Sotto il profilo organizzativo e gestionale, il modello Hub & Spoke – adottato anche nella pianificazione sanitaria regionale – risulta il più efficace nel bilanciare competenze specialistiche e prossimità ai cittadini, prevedendo una rete integrata dove le strutture Hub si occupano delle attività complesse e di alta specializzazione, mentre le strutture Spoke assicurano le prestazioni cardiologiche di base e di media complessità sul territorio.
CONSIDERATO che:
• Risulta, come sopra evidenziato, che l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (ASUFC) abbia recentemente registrato un lieve aumento del personale medico nella struttura di Cardiologia, ma esclusivamente presso il centro Hub (Presidio Ospedaliero di Udine);
• Tale scelta sembra non essere accompagnata da un potenziamento corrispondente nei presidi territoriali, comportando di fatto una progressiva perdita della capillarità dei servizi cardiologici, in contrasto con le necessità cliniche sopra espresse e con l’organizzazione sanitaria prevista a livello regionale;
tutto ciò premesso, INTERROGA il Presidente della Regione e l’Assessore Competente per sapere:
1. Quali siano le motivazioni organizzative e strategiche che hanno portato a concentrare il personale medico della Cardiologia unicamente presso il centro Hub, senza alcun rafforzamento delle strutture periferiche;
2. Se tale scelta sia stata oggetto di valutazione rispetto alla coerenza con il modello Hub & Spoke adottato dalla Regione;
3. Quali azioni si intendano intraprendere per ripristinare e garantire un’equa distribuzione delle risorse umane anche nei presidi ospedalieri periferici dell’ASUFC, al fine di assicurare un servizio cardiologico diffuso, accessibile e rispondente ai bisogni di salute della popolazione.

Manuela CELOTTI

Presentata alla Presidenza il 17/04/2025

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