Carceri: Celotti (Pd), a Udine passo avanti culturale

Pubblicato il venerdì 30 Mag 2025

Polizia penitenziaria, carcere, chiave

 

Udine, 30.05.25 – «Credo si possa dire che Udine rappresenta un esempio, perché l’opera del garante Sandra e del suo predecessore, Corleone, che insieme alle associazioni hanno saputo coinvolgere la società civile e le Istituzioni in un percorso di civiltà, sta generando un cambio culturale importante». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) a margine della conferenza stampa odierna del garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Udine, Andrea Sandra.

«In questi anni, proprio grazie a questo lavoro, il carcere è stato indubbiamente avvicinato alla città e alla comunità civile e questo va considerato come un primo passo fondamentale, insieme all’attenzione garantita per i servizi e la stessa struttura, che è in via di ristrutturazione sulla base di un progetto innovativo, che renderà la casa circondariale di Udine più vivibile grazie ai nuovi spazi per colloqui, attività scolastiche, alla biblioteca, al teatro e agli spazi per il lavoro, che sono la base dei percorsi di inclusione. Un plauso, in questo, anche ai volontari e alle volontarie delle associazioni che operano all’interno del carcere per l’importante servizio che svolgono».

Infine, sottolinea Celotti, «ora è importante lavorare su temi che riguardano le competenze di Regione e Comune, a partire dai servizi sanitari, che vanno migliorati, per passare alle questioni centrali della casa e del lavoro, su cui è necessario sperimentare formule nuove e garantire maggiori risposte, anche per favorire l’attivazione delle pene alternative, l’inclusione sociale dei detenuti e per affrontare il grave sovraffollamento che interessa anche il carcere di Udine».

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