Assestamento: Gruppo Pd, Udine mortificata e assente dai radar del cdx

Pubblicato il giovedì 25 Lug 2024

 

Trieste, 25.07.24 «Le problematiche e le esigenze di una città come Udine vengono ricordate dal centrodestra solo quando si tratta di mortificare e attaccare brutalmente un’amministrazione comunale perché di colore diverso, come avvenuto in occasione dei tragici fatti delle scorse settimane. Quando si tratta di intervenire per risolvere i problemi e sostenere un rilancio, allora Udine sparisce dai radar». Lo affermano i consiglieri regionali Manuela Celotti, Massimiliano Pozzo, Francesco Martines e Massimo Mentil (Pd), a margine del dibattito sull’assestamento di bilancio.

«A fronte della richiesta da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco De Toni, di un finanziamento di 22 milioni per la rigenerazione di Borgo stazione, dopo un anno di confronti durante i quali Udine ha cercato di costruire un programma di lavori e interventi strategici e di condividerlo con la Regione, l’unica cosa che possiamo dire è che la città capoluogo del Friuli è stata e continua a essere inascoltata da una Giunta regionale che si trova a gestire una disponibilità di risorse mai vista prima, ma che evidentemente continua a trattare i Comuni come figli e figliastri, e la città di Udine è l’unico figliastro fra gli ex capoluoghi di provincia» affermano i consiglieri del Partito democratico. «Ci chiediamo dove finiscano i consiglieri regionali di centrodestra eletti nel collegio udinese quando si tratta di rappresentare i bisogni della loro città, che invece di essere riconosciuta come il perno di un nuovo sviluppo dell’intero Friuli, viene lasciata indietro da una politica che, una volta di più, preferisce non dare risposta alle amministrazioni di un altro colore politico, oppure dobbiamo semplicemente dire che i colleghi eletti negli altri collegi sanno fare molto meglio il loro lavoro di rappresentanza dei bisogni del territorio».

E ancora, sottolineano, «la mancanza di risposte puntuali su una richiesta assolutamente condivisibile, che dimostra la volontà dell’amministrazione comunale di intervenire su un’area troppo a lungo ignorata dall’amministrazione regionale, attraverso un progetto di rigenerazione urbana che punta ad avere importanti ricadute in termini di ripartenza del quartiere, vivibilità e sicurezza. Questo atteggiamento è assolutamente inaccettabile, perché diventa una mancata risposta non solo alla Giunta cittadina, ma anche ai cittadini e alle cittadine udinesi e del Friuli».

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