Terziario: Carli (Pd), valore ai territori con cooperative di comunità

Pubblicato il giovedì 25 Set 2025

 

Trieste, 25.08.25 – «Ridare centralità ai cittadini, valore ai territori e una loro valenza sociale oltre che economica è un obiettivo che, all’interno del ragionamento sull’assetto del commercio e del turismo, cerchiamo di raggiungere con la promozione di una rete diffusa di cooperative che valorizzino, appunto, le comunità locali». Lo ha detto Andrea Carli, primo firmatario della proposta di legge 55 “Norme per il sostegno alle cooperative di comunità” (sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione), intervenendo oggi in seconda commissione.

«Obiettivo della nostra proposta di legge è di mettere in risalto e dare valore al ruolo di protagonismo delle comunità locali, traendo spunti da esperienze che già esistono diffusamente in diverse aree del Paese». La proposta, ha poi spiegato Carli nella sua illustrazione in commissione, «rivolge l’attenzione a processi generativi che, grazie alla loro capacità di favorire e promuovere il protagonismo dei cittadini nella co- produzione e co-gestione di beni e servizi, è in grado di produrre importanti e positive ricadute sulle condizioni economiche e sociali del territorio, sia urbano sia rurale, rappresentando di per sé un potenziale elemento di coesione sociale e di rigenerazione urbana». Carli ha quindi sottolineato il ruolo delle cooperative nelle aree montane, in particolare delle cosiddette aree interne, ma anche in pianura dove, ha detto, «esistono aree che risentono delle fratture che si sono generate nel corso degli anni tra le aree rurali e quelle urbane, relazioni figlie di politiche di sviluppo troppo spesso miopi: è il caso dei piccoli Comuni, ma anche delle cosiddette aree urbane degradate, facenti cioè parte di Comuni dalle dimensioni medio-grandi ma relativi ad aree dove si è verificata una progressiva perdita di servizi e di vivacità». E ancora, ha aggiunto, «dobbiamo prendere atto che il Fvg su questo aspetto è in forte ritardo rispetto al resto d’Italia: a oggi ben 14 Regioni hanno approvato una norma a favore delle Cooperative di comunità, al fine di favorire la fornitura di servizi in territori cosiddetti “a fallimento di mercato”. Forse anche per questo motivo, come è ben evidenziato nel rapporto Montagne Italia 2025, il Fvg è in ritardo rispetto alle dinamiche di ripopolamento che altrove si stanno verificando da qualche anno. La grande quantità di risorse disponibili nel bilancio regionale – ha concluso – non è sufficiente a invertire la rotta, se non viene accompagnata da forti azioni di coesione sociale come il sostegno alle cooperative di comunità, che vanno attuate con urgenza per colmare i ritardi maturati in questi anni».

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