CARLI: sulla regolamentazione degli impianti a biometano e sulle ricadute delle coltivazioni agricole destinate alla produzione energetica

Pubblicato il venerdì 14 Feb 2025

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

OGGETTO: sulla regolamentazione degli impianti a biometano e sulle ricadute delle coltivazioni agricole destinate alla produzione energetica

PREMESSO che il processo di transizione ecologica attraverso un maggiore uso di Fonti Energetiche Rinnovabili (F.E.R.) rappresenta un importante obiettivo ambientale e, al tempo stesso, una necessità per l’Europa (in particolare l’Italia) per raggiungere una minore dipendenza energetica da altri Paesi (l’Europa è, tra le grandi economie, l’area con il maggior grado di dipendenza energetica: il 58,3% del fabbisogno energetico dipende dalle importazioni; l’Italia è il Paese con il maggior grado di dipendenza energetica pari al 74,8% ben sopra la media europea);
RILEVATO che, a seguito dei meccanismi di incentivazione comunitari e nazionali per la realizzazione di impianti di produzione di energia da F.E.R., negli ultimi anni sono numerose le domande di autorizzazione per impianti di biometano;
EVIDENZIATO che l’originario obiettivo degli impianti a biometano era l’utilizzo dei reflui zootecnici, al fine di ottenere un corretto utilizzo di tali sostanze ed evitare concentrazioni di nitrati nei terreni agricoli, e pertanto le caratteristiche e le dimensioni degli impianti di biometano risultavano correlate alla dimensione delle aziende agricole presenti nel territorio limitrofo all’impianto, secondo una filosofia basata sulla prossimità riassumibile nel concetto di “smaltimento a km 0”;
PRESO ATTO che il sistema di incentivazione sta determinando la richiesta di realizzare impianti di dimensioni ben superiori a quelli necessari allo “smaltimento a km 0”;
SOTTOLINEATO che l’utilizzo di suolo agricolo per gli impianti a biometano rappresenta una questione ancora più delicata rispetto agli impianti fotovoltaici, poiché non va considerata solo la superficie utilizzata per realizzare l’impianto, ma soprattutto la superficie agricola destinata alla produzione del materiale necessario al funzionamento dell’impianto stesso di Biometano;
CONSIDERATO che, per una efficace attuazione del Piano Energetico Regionale, diviene sempre più necessaria una seria pianificazione per la localizzazione degli impianti, anche alla luce degli impatti che essi possono avere non solo ai fini urbanistici, dell’ambiente o della salute, ma anche per il mondo dell’agricoltura e conseguentemente sugli equilibri del settore agroalimentare;
PRESO ATTO che, nel solo territorio del Pordenonese sono state recentemente presentate numerose domande per nuovi impianti a biometano, alcune delle quali dalle dimensioni del tutto sproporzionate rispetto alle esigenze del territorio;
TENUTO CONTO che è in fase di discussione il ddl n. 38 che prevede anche l’identificazione delle aree non idonee per la realizzazione di impianti di produzione di biometano;
TUTTO CIO’ PREMESSO il sottoscritto Consigliere Regionale interroga il Presidente della Regione e l’Assessore competente per chiedere:
• Se esista la possibilità di valutare le singole richieste di autorizzazione ad impianti di biometano anche tenendo conto degli impatti degli impianti già autorizzati o in funzione, e della capacità di approvvigionamento della materia prima in relazione alla produzione territoriale;
• Se si ritenga opportuno, nelle more dell’approvazione del ddl n. 38, sospendere i procedimenti autorizzatori in corso, al fine di giungere ad una migliore pianificazione della realizzazione di impianti di produzione di biometano;
• Se, in alternativa a quanto sopra richiesto, non si ritenga quantomeno necessario approfondire le procedure d’analisi di VIA/screening di VIA in corso, anche alla luce dei potenziali squilibri al settore agricolo regionale derivanti dall’attivazione di tali impianti anche valutando delle soglie massime di superficie agricola comunale destinata alla produzione energetica;
• Se vi sia la volontà di istituire al più presto una cabina di regìa tra Direzione Ambiente-Energia e Direzione Agricoltura per definire in tempo tutti gli elementi necessari a garantire una transizione energetica rispettosa degli equilibri del territorio.

Andrea Carli

Trieste, 14 febbraio 2025

2257 - CAR IRC finale ambiente Biometano 14-02-2025

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