Trieste, 12.07.24 «Credo sia arrivato il momento di una presa di posizione unitaria di tutto il Consiglio regionale per sollecitare il governo nazionale a intervenire sulla situazione evidentemente insostenibile delle carceri e di farlo quanto prima, già a partire dalla conversione del decreto legge attualmente in discussione alle Camere» Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Russo (Pd) commentando la situazione delle carceri di Trieste.
«La situazione era ben nota da tempo soprattutto a chi di noi è capitato spesso di visitare la realtà del carcere triestino. Più volte, infatti, negli ultimi anni l’Ufficio di presidenza si è trovato a raccogliere le segnalazioni del professor Pittaro, autorevole Garante regionale per i diritti della persona che ha richiamato le condizioni molto precarie in cui non solo i detenuti ma anche gli operatori e la Polizia penitenziaria (cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà) sono costretti a vivere» afferma Russo. «Inutile stupirsi oggi di una rivolta, tutto sommato pacifica, che mette a nudo impietosamente trattamenti e l’incapacità di dare risposte anche ai richiami della Corte Europea». Secondo Russo «vanno trovate non solo le risorse per aggiornare le strutture carcerarie, ma anche e soprattutto pene alternative nella prospettiva, per esempio, della “giustizia riparativa” citata dalla riforma Cartabia, in particolare per le condanne più lievi, anche per applicare fino in fondo la Costituzione, laddove prevede percorsi di rieducazione e di reinserimento nella società».


