Carceri: Fasiolo (Pd), adeguare standard e servizi a modelli avanzati

Pubblicato il giovedì 18 Dic 2025

Polizia penitenziaria, carcere, chiave

 

Trieste, 17.12.25 – «La situazione che si vive nelle carceri va sicuramente migliorata dal punto di vista delle strutture e dei servizi e per farlo è importanti che si guardi a modelli avanzati come quello della Norvegia, puntando su servizi e ambienti ampi, non sovraffollati, a servizi psichiatrici e psicologici». Lo afferma la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd).

«Va chiarito innanzitutto – sostiene la consigliera – qual’è l’idea di sistema carcerario in questa regione e qual è il supporto alla prevenzione del disagio psichico. Nei Paesi europei più evoluti, la funzione del carcere è educativa, riabilitativa e di reinserimento sociale, concetti che qui da noi restano solo principi».

E ancora, prosegue Fasiolo, «ho ripetutamente richiesto l’intensificarsi delle attività scolastiche, culturali, teatrali, di formazione-lavoro che dessero dignità e senso al carcere, finalizzando la permanenza al rientro nella società. L’ambiente va reso confortevole, le condizioni abitative e di vita dignitose, limitando il trauma dell’incarcerazione. Ma se fronteggiare il disagio psichico negli istituti penitenziari regionali è un problema, fruire di mediatori culturali per i carcerati non italofoni è persino peggio». Infatti, aggiunge «trovarsi in un contesto di carcerati senza conoscere la lingua è semplicemente inumano. Un tema, questo, non solo delle carceri, ma dei richiedenti asilo in attesa di permesso di soggiorno, il Cara. E veniamo al peggio – conclude – i Cpr, luoghi di detenzione, peggiori delle galere più disumane, prive di senso e di umanità».

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