Trieste, 09.12.25 – «Nonostante le enormi risorse di cui anche questa Stabilità dispone, la crescita del Fvg continua a essere inferiore rispetto al resto d’Italia. E difronte a questa situazione ci troviamo una manovra che premia chi sta già bene, poco attrattiva, che non incide sulla denatalità, e che non affronta in maniera adeguata le problematiche legate all’emergenza abitativa». Lo afferma il consigliere regionale Andrea Carli (Pd), relatore di minoranza della legge di Stabilità 2026 da oggi in discussione.
«Il nostro approccio sarà, come in ogni manovra finanziaria, propositivo, con l’auspicio che da parte del centrodestra e della Giunta vi sia un atteggiamento positivo, non ideologico, di ascolto e condivisione dei nostri rilievi e proposte al fine di poter dare una prospettiva seria al futuro della comunità regionale» continua Carli. «Il Bilancio 2026 ha le potenzialità per un cambio radicale e in questo senso saranno orientate le nostre proposte, perché le azioni siano volte alla qualità e non alla quantità».
Tra gli oltre 200 emendamenti proposti dal gruppo del Pd, Carli ricorda «l’esenzione e l’abbattimento dell’addizionale regionale Irpef per i redditi più bassi, il “Piano per città sicure e solidali”, un piano generale per l’istituzione e il rafforzamento dei servizi per la prima infanzia, in primis asili nido, l’aumento dei capitoli dedicati all’abbattimento delle liste di attesa, con incentivi al personale del servizio sanitario e fondi per l’attrattività di medici di medicina generale da fuori regione». In particolare, il consigliere sottolinea le proposte sulle politiche abitative «che riguardano la rigenerazione urbana e l’istituzione dell’Agenzia sociale per la casa, che in altre regioni esiste già da anni». Per sostenere le agenzie sociali per la casa continua Carli, «chiediamo che si istituisca un fondo di garanzia affitti e di prevedere sconti Ilia per chi affitta appartamenti a canone concordato a giovani coppie e nelle zone montane, in modo tale da frenare la fuga dei cervelli e lo spopolamento delle aree interne».


