Autonomia differenziata: Moretti (Pd), con riforma, Fvg a rischio specialità

Pubblicato il lunedì 01 Lug 2024

 

TRIESTE 01.07.24 «Il primo riflesso della legge sull’autonomia differenziata peserà con ogni probabilità sul Fvg, che rischia di svilire pesantemente la propria specialità. Sarà questo il prezzo da pagare per garantire al Veneto di raggiungere il suo obiettivo di Autonomia, nello scambio a livello nazionale tra Lega e Fdi su autonomia e premierato? Da qualsiasi angolatura la si guardi, il Fvg rischia di uscirne sacrificato per giochi politici, senza che né Fedriga, né il centrodestra regionale si scompongano». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti commentando le parole della presidente della Commissione Paritetica Stato-Regione del Friuli Venezia Giulia e componente della Commissione nazionale per la definizione dei fabbisogni standard, Elena D’Orlando.

«Che la legge sull’Autonomia differenziata non sia a rischio zero per l’autonomia del Friuli Venezia Giulia lo dimostra il fatto che questo concetto è stato inserito e condiviso (su nostra proposta) nel documento di indirizzo ai componenti regionali della Paritetica che il Consiglio regionale ha votato a larga maggioranza solo poche settimane fa. Un rischio sta, per esempio, nel fatto che il Veneto, con le 23 materie richieste, diventerà più autonomo delle Regioni a Statuto speciale, contro l’articolo 116 della Costituzione» avverte Moretti.

«In prima battuta la preoccupazione dei legislatori del Fvg dovrebbe essere quella di esercitare pienamente la specialità data, evitando, per esempio, pedissequi adeguamenti a normative statali o nomine calate dall’alto, decise in altri tavoli e non in quelli regionali, come quelle che hanno riguardato la concessionaria autostradale». Di questo, conclude il capogruppo dem, «Fedriga dovrebbe preoccuparsi, non di sostenere acriticamente due riforme, una sull’autonomia differenziata e l’altra sul premierato. La prima scritta male e senza aver definito né i lep, né le risorse a disposizione, il cui esito rischia di essere quello di aumentare le disuguaglianze nel Paese. L’altra che stravolge completamente il senso e il contenuto della Costituzione del 1948, andando ad alterare l’equilibrio tra i poteri dello Stato. Norme frutto di un evidente scambio politico tra Lega e Fratelli d’Italia. Ma i moderati del centrodestra, Forza Italia in primis, non hanno niente da dire?».

Ne parlano

Redazione

Ne parlano

Redazione
Redazione

Articoli correlati…