Palmanova, 02.04.25 – «In un contesto di aumento di diagnosi dello spettro autistico su bambini e bambine è necessario andare oltre il silenzio attraverso convegni e prese di posizione, ma in un Paese civile il problema dell’autismo deve essere affrontato con scelte coraggiose e lungimiranti nel mondo della scuola e in quello del sistema sanitario regionale». Lo ha detto il consigliere regionale Francesco Martines (Pd) intervenuto oggi nell’aula magna dell’Isis Cecilia Deganutti, al convegno “Autismo: oltre il silenzio”, iniziativa organizzata dall’istituto educativo nel suo 50° anno di fondazione, e da ProgettoAutismo Fvg, nella Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo.
«Di fronte a un aumento esponenziale delle diagnosi – ha approfondito nel suo intervento Martines – oltre alla ricerca scientifica che si sta sforzando per capire l’origine di questo elemento di disabilità, sembra importante nel frattempo attrezzarsi per dare risposte a questa fragilità che tocca direttamente bambine e bambini e le stesse famiglie, che in alcuni casi non hanno rete familiare e sociale tali da supportare tutte le situazioni di difficoltà». In questo contesto, ha continuato Martines, «vanno fatte serie considerazioni sulla scuola e sul sistema sanitario pubblico. Per quanto riguarda il mondo scolastico, nonostante ci siano risorse, sono ancora pochi i casi in cui siano impegnate professionalità adeguate e con continuità nel percorso scolastico. Si assiste troppo spesso a continui cambiamenti di supplenti, a loro volta senza aver intrapreso percorsi di formazione professionale adeguata a seguire persone che hanno bisogno di continuità nel rapporto e comprensione delle diverse individualità». Accanto all’istruzione, Martines ha quindi citato il livello socio assistenziale: «il minore autistico che diventa adulto sparisce dal radar di tali servizi e le famiglie non sanno più a chi rivolgersi nel pubblico per affrontare questioni più grandi di loro, che non possono essere affrontate con cure e professionisti che operano nei Centri di salute mentale. C’è un vuoto nei servizi pubblici che in alcuni casi viene riempito da associazioni del terzo settore, un bellissimo esempio è quello della Fondazione autismo Fvg, ma che non è sufficiente a coprire la domanda di aiuto che arriva dalle tante famiglie, che assistono i loro ragazzi in totale solitudine. Ed è per questo che è necessaria la presa in carico della Regione, con scelte coraggiose. Ci potranno essere risultati – ha concluso – se la legge sulla disabilità (la 16/22) troverà una piena e completa attuazione in tutte le sue articolazioni».


