Assestamento: Martines (Pd), Udine ignorata da Fedriga e centrodestra

Pubblicato il mercoledì 24 Lug 2024

 24.07.24 «In un assestamento che sfiora 1,4 miliardi di euro e che vede un’incredibile distribuzione di ricchezza fatta in molti casi in maniera sartoriale, Udine è del tutto ignorata da Fedriga e dal centrodestra». Lo afferma il vice capogruppo del Pd in Consiglio regionale Francesco Martines a margine del dibattito generale sull’assestamento di bilancio.

«Tra stanziamenti in questo primo anno di legislatura vediamo quello condivisibile di 170 milioni per Go!2025, o quello di circa 160 milioni su Trieste solo per il trasferimento degli uffici in Porto Vecchio, o l’attenzione sempre alta su Pordenone, mentre Udine resta tagliata fuori, nonostante le precise e puntuali richieste che il sindaco di Udine, De Toni, ha rivolto un anno fa direttamente alla giunta Fedriga. Non c’è traccia di una benché minima attenzione rispetto a tutte le esigenze della città evidenziate con forza nel famoso Patto territoriale illustrato pubblicamente».

Il “patto” proposto alla Regione, ricorda Martines, «prevedeva una serie di interventi volti a migliorare la vivibilità della città, la sicurezza e la modernizzazione innanzitutto infrastrutturale. Tra queste l’ampliamento delle zone pedonali e un ripensamento delle piazze del centro, ma anche l’intenzione di ricucire la cesura creata dai binari a Udine est, realizzando le condizioni per eliminare i passaggi a livello, ma pure la Safau, per cui De Toni ha chiesto un percorso di progettazione partecipata». E ancora le depavimentazioni puntuali, la riformulazione del Piano del traffico e l’incremento di ciclabili e rastrelliere, ma anche l’aumento di zone 30, fino a prevedere, negli orari di entrata e uscita dalle scuole, strade a divieto di transito.

«Nella legge di Stabilità o in questo assestamento caratterizzato da molte poste puntuali con nome e cognome dove si distribuiscono ingenti risorse mai viste prima, ci si aspettava, al di la del colore politico del governo cittadino, che fosse stanziata almeno una prima tranche delle risorse richieste, al fine di dare avvio a tutta quella serie di opere necessarie alla capitale del Friuli che invece viene completamente ignorata».

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