Assestamento: Celotti (Pd), bene welfare e scuola, più forza sui Leps

Pubblicato il martedì 09 Lug 2024

 

«La Regione punti a garantire questi servizi su tutto il territorio»

Trieste 09.07.24 «La direzione presa dalla Regione in tema di welfare alle famiglie e sull’intreccio con le politiche di ampliamento dell’offerta scolastica, è quella giusta. Con le enormi somme a disposizione però si pensi a un ulteriore implementazione dei Leps, ossia dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti sociali per raggiungere un migliore obiettivo di conciliazione dei tempi di vita e lavoro delle famiglie». Lo afferma la consigliera regionale, Manuela Celotti (Pd) a margine della seduta della 6ª commissione, riunita oggi per l’esame delle parti di competenza dell’assestamento di bilancio 2024-2026.

«Il prolungamento dell’orario scolastico in termini di pre accoglienza doposcuola, che alcuni Comuni hanno già in qualche modo attuato, ora viene finalmente finanziato dalla Regione per le aree interne. Auspichiamo però che questo sia solo il punto di partenza e che il contributo venga concesso a tutti i Comuni, a partire da quelli più piccoli, che in alcuni casi stanno facendo degli sforzi economici importanti per garantire questo tipo di servizi, con l’obiettivo da un lato di riuscire a tenere aperte le scuole che vedono sempre meno iscritti, dall’altro per garantire dei servizi alle famiglie e quindi dei contesti positivi ai bambini. Credo che i Comuni che hanno intrapreso questo percorso vadano premiati e sostenuti». Quindi, continua Celotti, «l’appello che rivolgiamo alla maggioranza è di volare alto perché la sfida da vincere è quella di riuscire a garantire su tutto il territorio regionale gli stessi servizi, in modo da dare risposte alle famiglie sulla gestione dei tempi di vita e di lavoro». Infine la consigliera dem sottolinea l’aspetto degli asili nido sul quale «è apprezzabile l’importante abbattimento delle rette, ma esiste un tema cruciale che riguarda il numero limitato di posti disponibili. A fronte delle diverse strutture finanziate con il Pnrr serve anche in questo caso una scelta coraggiosa per ampliare il numero di posti, altrimenti la risposta alle famiglie rimarrà parziale».

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