Trieste, 03.07.25 – «Per il quarto anno consecutivo la crescita del prodotto interno lordo 2024 in Friuli Venezia Giulia è inferiore rispetto al resto d’Italia: ciò è avvenuto sia durante le fasi espansive del ciclo economico che in occasione del rallentamento registrato negli ultimi trimestri, dimostrando una generale difficoltà nella crescita economica rispetto ad altre regioni che certamente non godono della stessa grande abbondanza di risorse presenti nel bilancio regionale Fvg. Visto il ripetuto confronto con il passato rispetto alle maggiori risorse oggi disponibili, non possiamo permetterci che questa ricca dotazione non risponda ai problemi che ci sono e che altre Regioni a statuto ordinario, con meno risorse, stanno affrontando meglio di noi». Lo ha detto il consigliere regionale Andrea Carli intervenendo nella discussione preliminare, oggi in prima commissione integrata, sull’assestamento di bilancio.
«Sarebbe ingeneroso e non veritiero affermare che va tutto male, anzi concordiamo che per molti versi la situazione della nostra regione sia invidiata da molti. Tuttavia non è nemmeno possibile avviare una dibattito sull’assestamento di bilancio regionale senza alcun accenno alle cose da migliorare, a partire proprio dalla crescita economica, rispetto alla quale riteniamo sarebbe importante effettuare maggiori approfondimenti. Con le risorse disponibili, il Friuli Venezia Giulia dovrebbe avere una crescita economica maggiore del resto d’Italia, ma così non è da tempo e non vi sono al momento né spiegazioni né tantomeno soluzioni».
Sulle imprese, «al netto dei doverosi interventi sui fondi di rotazione disponibili alle imprese e al settore agricolo e alle risorse per le infrastrutture dei consorzi industriali, evidentemente c’è qualcos’altro da fare. Perché altrimenti il cambiamento anche a livello di crescita economica sarebbe già avvenuto e questa cosa non sta avvenendo».
Carli ha citato inoltre la questione dei redditi: «È vero che sono maggiori rispetto alla media nazionale, ma è altrettanto vero che sono molto inferiori rispetto al nord-est».
Carli ha inoltre affrontato il tema della denatalità e in particolare l’intervento a favore delle famiglie che aspettano il terzo figlio, affermando che «sarà certamente gradito, ma forse non aiuta nell’obiettivo complessivo di cercare di aumentare la natalità, dal momento che i nuovi nati nel 2024 sono diminuiti rispetto all’anno precedente»
Un accenno, infine, anche al tema legato al comparto unico «con la Regione che aumenta il numero di dipendenti mentre i Comuni restano in difficoltà. Molte altre questioni e macro temi saranno affrontati durante le commissioni specifiche e successivamente nel dibattito in aula».