SANTORO: sulla Casa della Comunità

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA

OGGETTO: sulla Casa della Comunità

Visto che per il Ministero della Salute e Agenas la Casa della Comunità deve essere: struttura riconoscibile e raggiungibile dai cittadini per l’accesso, l’accoglienza e l’orientamento sull’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, nonché per rendere concreta l’assistenza di prossimità assieme all’assistenza domiciliare; sede operativa dei programmi di prevenzione e promozione della salute e della partecipazione della comunità; luogo di progettualità con e per la comunità di riferimento attraverso l’interpretazione dei bisogni salute, l’identificazione delle priorità di intervento e i servizi necessari per realizzarli, l’integrazione dei professionisti e il dialogo tra loro e la comunità e i cittadini per riprogettare i servizi in funzione dei bisogni della comunità, l’aggregazione e la ricomposizione delle risorse pubbliche con utilizzo dello strumento del budget di salute e l’integrazione delle risorse della comunità per aggregarle alle risorse formali dei servizi sanitari e sociali;
Visto che la DGR 1446/2021 prevede 21 CdC HUB (6 ASUGI, 9 ASUFC, 6 ASFO) 28 + 3 stagionali SPOKE (5 ASUGI, 14 +2 ASUFC, 9+1 ASFO);
la sottoscritta Consigliera interroga l’Assessore sulle modalità per la costruzione del “patto istituzionale” tra Regione, Aziende Sanitarie e Enti locali per definire la governance del processo di realizzazione della Rete delle case della comunità, sulle indicazioni alle Aziende sanitarie per affrontare e superare l’attuale organizzazione dei servizi territoriali, sul possibile recupero dell’esperienza dei “Presidi Ospedalieri per la salute” che hanno previsto al loro interno diverse attività coordinate e integrate tra loro, sui criteri adottati per definire numero e sedi delle CdC nelle diverse aziende e sul coinvolgimento degli enti locali.

Mariagrazia Santoro

Trieste, 18 ottobre 2021

 

2874 - SAN IRI case della comunita