Riforma casa: Boem, prima i bisogni dei cittadini, poi il sistema Ater

Trieste, 24 febbraio 2015 – Abbiamo fermato una legge monca che non affrontava il contesto vero del bisogno casa

TRIESTE (24.02.15). «Abbiamo fermato una legge monca che non affrontava il contesto vero del bisogno casa che ora, invece, abbiamo riportato al centro dell’attenzione». Interviene così il consigliere regionale Pd, Vittorino Boem, presidente della IV commissione Edilizia, nel dibattito riguardante la riforma sul diritto all’abitazione e sulle Ater.
«Tengo a precisare che l'omogeneizzazione delle modalità gestionali delle diverse Ater è già attualmente al via ed è contenuto all'interno del nuovo piano di convergenza redatto dalle cinque Ater. Il nostro intento, come detto dall'assessore Santoro, è quello di realizzare una riforma sostanziale sul diritto all'abitazione, e non meramente gestionale sull'assetto delle Ater». Proprio a tal fine, continua Boem, «stiamo predisponendo una riforma complessiva del sistema casa che integri l'insieme delle politiche abitative a quelle del welfare, per consentire una lettura più puntuale e diversificata dei bisogni dei cittadini nei diversi territori, e che fornisca strumenti integrati di intervento, al fine di dare risposte più efficaci e omogenee su tutto il territorio regionale». Tutto questo, continua l’esponente del Pd «sarà raggiungibile attraverso una piena e reale integrazione tra le funzioni svolte dal sistema Ater e quelle svolte dai Comuni principalmente tramite il Servizio sociale. Solo dopo una chiara suddivisione dei compiti e integrazione degli strumenti – conclude – si potrà capire quale evoluzione, anche gestionale, potranno avere le Ater».