Economia blu: Santoro-Moretti (Pd), dragaggi fermi da due anni, turismo e attività in crisi

La situazione è grave a Lignano, così come nelle altre lagune della regione dove gli operatori, i diportisti e i pescatori sono in gravi difficoltà

10.04.21 «La difficoltà in cui si trova l'amministrazione regionale e il centrodestra sulla grave situazione delle lagune e delle attività connesse all'economia blu è del tutto evidente. Sull'attività di dragaggio dei canali c'è uno stallo assoluto da due anni e gli annunci di stanziamenti per la ripresa dei lavori fatti dalla giunta non rassicurano nemmeno i consiglieri di centrodestra che nell'ultimo anno, compresa la difficoltà, hanno rivolto ben tre interrogazioni all'esecutivo per capire lo stato delle cose». Lo affermano il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti e la consigliera Mariagrazia Santoro (già assessore alle Infrastrutture) che oggi, insieme al segretario del Pd Fvg, Cristiano Shaurli hanno incontrato alcuni operatori turistici e diportisti di Lignano.
«La situazione è grave a Lignano, così come nelle altre lagune della regione dove gli operatori, i diportisti e i pescatori sono in gravi difficoltà, non potendo attraversare i canali di entrata e uscita di porti e darsene. Questa situazione di non navigabilità dei canali sta mettendo a rischio l'esistenza di tutte le attività legate al sistema marittimo» continuano gli esponenti del Pd. «Il centrosinistra e il Pd nella passata legislatura ha portato a compimento 31 interventi per quasi 32 milioni di euro e 1, 3 milioni di metri cubi di materiale sabbioso dragato. Questo ha permesso lo sviluppo di marine e lagune, attendiamo di sapere quali sono le referenza del centrodestra che finora, salvo la manutenzione dell’arenile, che quest'anno nemmeno faranno, hanno abbandonato le marine e i tutti gli operatori a loro stessi». A Lignano, concludono, «la situazione si prospetta preoccupante soprattutto per l'arenile: l'inerzia della Giunta regionale porterà a un mancato ripascimento delle spiagge che si traduce in una sensibile riduzione degli ombrelloni con un conseguente impatto negativo sui guadagni per il turismo locale».