Da mesi gli amministratori locali hanno proposto questa modalità anche per la somministrazione delle vaccinazioni, peccato che siano tutt’ora ignorati.
«Nell'ex caserma Jesi, negli ultimi quattro mesi la disponibilità di 17 medici ha permesso una proficua attività di esecuzione di tamponi in modalità “Drive-through”. Da mesi gli amministratori locali hanno proposto questa modalità anche per la somministrazione delle vaccinazioni, un modello che ha già dimostrato di funzionare senza dare problematiche, in diverse località al di fuori della nostra regione. Peccato che siano tutt'ora ignorati, con i cittadini della zona in attesa del promesso vaccino in continuità con i tamponi. A fronte del ritardo, delle richieste dei cittadini e alla disponibilità dell'amministrazione comunale, dal distretto sanitario non è arrivata nessuna risposta convincente, se non rimandi a necessarie procedure ancora da attuare e protocolli da realizzare».
Secondo Santoro «la situazione è inaccettabile e di fronte alla gravità raggiunta dalla pandemia non è più rinviabile l'avvio delle vaccinazioni anti covid anche nella caserma di Perteole. Ma è necessario anche che l'assessore Riccardi faccia chiarezza sui motivi di questo grave ritardo e sulle responsabilità del mancato coordinamento per il raggiungimento dell’approvazione degli eventuali protocolli che ha impedito finora l’avvio delle vaccinazioni».