Porti: Santoro (Pd), necessario riprendere dragaggi a Porto Nogaro, per aiutare operatori in difficoltà

Dopo due anni di stop dei lavori di dragaggio a causa del sequestro per le indagini del Noe, la Regione chiarisca quali azioni ha messo in campo

 

TRIESTE 20.03.21 «La ripresa dei lavori per garantire la piena navigabilità del canale di accesso a porto Margreth, nel sistema portuale di Porto Nogaro, è necessaria per garantire la sopravvivenza degli operatori». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro, che attraverso un'interrogazione alla Giunta regionale porta in Consiglio regionale la vicenda che riguarda la navigabilità del canale di accesso a porto Margreth.
«Dopo due anni di stop dei lavori di dragaggio a causa del sequestro per le indagini del Noe, la Regione chiarisca quali azioni ha messo in campo per supportare l'autorità giudiziaria al fine di accelerare le indagini e quindi agevolare la ripresa dei lavori per la completa navigabilità del canale».
«Porto Nogaro è la più importante azienda della Ziac che occupa circa 450 operatori diretti e circa mille persone nell'indotto. Questo sistema è in sofferenza da quando, due anni fa si è verificato l’incagliamento della nave Joi H sul fondale sabbioso in prossimità della boa foranea del canale di ingresso di Porto Buso. Da allora, con il blocco dei lavori di dragaggio a causa del sequestro dell'area da parte della magistratura, le attività sono decisamente diminuite: le navi che non possono accedere a Porto Nogaro sono costrette a scaricare nel porto di Monfalcone con evidenti aumenti dei costi legati al trasporto su gomma che si rende necessario. Si registra anche un aumento dei mezzi su gomma sulla viabilità regionale. Sia gli operatori, sia la stessa amministrazione comunale di San Giorgio di Nogaro attendono in una sorta di limbo, senza notizie su come e quando la vicenda possa essere risolta. A loro risponda la Regione per immaginare e possibilmente definire un rientro verso la normalità, chiarendo anche come sta supportando tecnicamente gli inquirenti».