Cividale: Santoro (Pd), risposta inadeguata del sindaco in difficoltà

Monsignor Carlino, nell’ambito di una riflessione “sul prendersi cura delle persone” non ha giudicato, ma espresso la preoccupazione se tutto quanto fosse stato fatto per salvare le vite umane.

08.01.21 «Le difficoltà che sta vivendo il territorio di Cividale sono palesi, soprattutto dal punto di vista della gestione sanitaria, e le sguaiate parole del sindaco contro il parroco non sono altro che la riprova di questa situazione che è evidentemente per lei scomoda. In modo del tutto utilitaristico trasfigura la realtà e trasforma chiunque non si allinei o esprime dei dubbi in avversari da demolire». Lo afferma la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro commentando le dichiarazioni del sindaco di Cividale del Friuli, Daniela Bernardi riguardo all'intervento di monsignor Livio Carlino, arciprete di Cividale, durante la tradizionale Messa dello Spadone che si è svolta lo scorso 6 gennaio.
«Ero presente alla predica e nulla di quanto affermato corrisponde al vero. Monsignor Carlino, nell’ambito di una riflessione “sul prendersi cura delle persone” ( tema del primo dell’anno di Papa Francesco), non ha giudicato, ma espresso la preoccupazione se tutto quanto fosse stato fatto per salvare le vite umane. Un dubbio legittimo, vero, accorato, di chi ha a cuore la sua comunità e i più deboli. La situazione di Cividale non è quella di altri territori, è ben più grave, e il sindaco avrebbe dovuto semplicemente rispondere: sì o no. Tutto il resto è polemica, inutile, non nata certamente dall’altare». Inoltre, Santoro rivolge «un plauso al gruppo consiliare comunale che ha chiesto e ottenuto alle prime avvisaglie la convocazione della commissione salute in municipio. Quello che è successo e le risposte date dall'amministrazione e dalla presidente dell’rsa sono scritte in quei verbali. Da parte nostra, in Consiglio regionale – conclude Santoro – ribadiremo ancora una volta la necessità di ripristinare i servizi sanitari territoriali a Cividale e in tutti gli altri presidi che hanno subito un depotenziamento».