Appalti: Santoro (Pd), cdx vergognoso, volta spalle a imprese pur di non votare una nostra legge

Oggi il centrodestra ha messo in scena una commedia dell’assurdo rifiutando un proposta di legge nazionale sul tema dei subappalti

04.12.20 «Oggi il centrodestra ha messo in scena una commedia dell'assurdo rifiutando un proposta di legge nazionale sul tema dei subappalti che voleva evitare follie come quelle accadute a Udine, dove è stato permesso un subappalto al 100 per cento e che le stesse associazioni di categoria hanno denunciato e chiesto che non si ripetesse più. Seguendo quanto ha dichiarato l'Anac e le indicazioni del ministero competente, abbiamo proposto una norma che tutelasse le piccole imprese. È agghiacciante che il centrodestra abbia bocciato un provvedimento di buon senso solo perché arrivava dal Pd». È il commento della consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro firmataria di una proposta di legge nazionale in tema di subappalti, discussa oggi in IV commissione (e bocciata dal centrodestra) dopo un iter iniziato la scorsa estate e con un passaggio nell'ultima seduta del Consiglio regionale che ha nuovamente rimandato in commissione il testo. L'iniziativa è scaturita a seguito della pubblicazione di una gara d’appalto del Comune di Udine, con subappalto al 100 per cento, sul portale regionale delle gare e-appalti (per dei lavori di asfaltature stradali).
«Anche a fronte del caso che si è verificato alcuni mesi fa in Fvg, avevamo chiesto che la Regione prendesse una posizione rispetto a estremizzazioni degli appalti pubblici che non tutelano, anzi penalizzano, le imprese locali. Una richiesta che abbiamo raccolto direttamente dalle associazioni di categoria» ricorda Santoro. «Oggi abbiamo assistito a imbarazzanti dichiarazioni del centrodestra, coronate dalle affermazioni dell'assessore Pizzimenti che ha bollato le norme che abbiamo proposto come “superflue, generiche, inefficaci o di dubbia legittimità”. Detto da chi ha fatto una norma sull'edilizia, quasi due anni fa, ancora priva di un regolamento e che ne ha avvallato un’altra che ha costretto a una circolare di ben 43 pagine per quanto fosse incomprensibile, suona quasi come un complimento e visto che il nostro testo è stato scritto con la collaborazione dell’ufficio legislativo del ministero».