Coronavirus: Da Giau (Pd), welfare familiare a rischio, badanti e colf ancora in attesa di risposte

Mancano sostegni e strutture per la quarantena imposta a chi proviene da Balcani ed Est Europa»

26.08.20 «La quarantena imposta a chi proviene dai Paesi balcanici e dall'Est Europa, rischia di mettere in serie difficoltà lavoratrici e lavoratori, ma anche le molte famiglie che si avvalgono di collaboratrici provenienti da Paesi per i quali sono previste misure di sicurezza sanitarie. La Giunta, con un nostro odg, si era impegnata a sostenere queste problematiche, ma risposte ancora non se ne vedono, ne tantomeno le necessarie strutture per la quarantena». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Chiara Da Giau che, insieme alla collega Mariagrazia Santoro, ha presentato un ordine del giorno accolto dalla giunta per garantire un sostegno straordinario alle famiglie, anche individuando strutture specifiche per lo svolgimento della quarantena.
«A un mese dall'impegno della Giunta e soprattutto a fronte dell'acuirsi del problema, non essendoci evidenze sulle necessarie risposte, abbiamo sollecitato nuovamente l'assessore attraverso un'interrogazione per fare chiarezza su quali siano i protocolli messi a punto dal Servizio sanitario regionale e quali le iniziative per mantenere l’impegno preso a seguito dell'accoglimento dell'ordine del giorno». In questi ultimi mesi, fa sapere Da Giau, «anche attraverso le associazioni di categoria, abbiamo raccolto le preoccupazioni di tante famiglie e lavoratrici straniere alle prese con l'obbligo di rispettare i 14 giorni di quarantena al ritorno dai viaggi consentiti nei loro Paesi d’origine. Queste assistenti familiari che si prendono cura dei nostri anziani e malati, risiedono nelle abitazioni degli stessi assistiti, soggetti già a rischio elevato. Non è quindi difficile comprendere la portata del problema nell’impossibilità di convivere con anziani e malati e parallelamente di avere altra possibilità di domicilio durante la quarantena».