Appalti: Santoro (Pd), necessaria legge per regolare subappalti e tutelare imprese locali

Presentata proposta di legge nazionale per evitare cessioni al 100% come successo a Udine

Appalti: Santoro (Pd), necessaria legge per regolare subappalti e tutelare imprese locali
Presentata proposta di legge nazionale per evitare cessioni al 100% come successo a Udine

TRIESTE 07.07.20 «Sugli appalti pubblici è necessario un intervento che tuteli le piccole imprese, limitando il subappalto ed evitando storture come quelle successe nel Comune di Udine, entrato a gamba tesa su aziende locali attraverso un subappalto per asfaltature al 100 per cento, di fatto una cessione che per legge è vietata. Una follia, basata sull'errata interpretazione di pronunciamenti della Corte europea, sulla quale la Regione Fvg non può tacere». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro firmataria di una proposta di legge nazionale in tema di subappalti, presentata oggi in IV commissione e scaturita a seguito della pubblicazione di una gara d’appalto del Comune di Udine, con subappalto al 100 per cento, sul portale regionale delle gare e-appalti (per dei lavori di asfaltature stradali).
«Anche a fronte del caso che si è verificato alcuni mesi fa in Fvg, è bene che la Regione prenda una posizione rispetto a estremizzazioni degli appalti pubblici che non tutelano, anzi penalizzano, le imprese locali. Nel caso specifico, l'amministrazione comunale aveva interpretato erroneamente le sentenze della Corte europea. A seguito di una verifica con gli uffici del ministro alle Infrastrutture, Paola De Micheli, è stato chiarito che i pronunciamenti della Corte, nel sottolineare il divieto di cessione del contratto, sostengono la necessità di fissare il limite del subappalto di volta in volta, non certo di toglierlo in toto». Inoltre, la stessa Anac, rende noto Santoro, «aveva fatto, nel novembre 2019, un atto di segnalazione dove vengono analizzati gli effetti delle sentenze e si propongono dei correttivi per consentire il corretto svolgimento delle gare e soprattutto di impedire che i ribassi siano eccessivi e incontrollati, pregiudicando così la bontà esecutiva delle opere». In conclusione, «è quanto mai necessario un intervento legislativo che chiediamo al Parlamento per risolvere una situazione potenzialmente molto deleteria per le imprese locali già colpite dal blocco delle attività a seguito dell’emergenza coronavirus».