Consiglio Fvg: Dal Zovo (M5S)-Santoro (Pd), Lega arrogante senza rispetto per metodi democratici

È allucinante come un presidente di commissione, in apertura di un comitato ristretto, ricordi in modo altezzoso che la maggioranza ha i numeri per fare comunque ciò che vuole.

08.06.20 «Dopo aver assistito troppe volte a inutili e insostenibili lezioni di democrazia da parte della Lega, ancora oggi continuiamo a riscontrare il loro atteggiamento di arroganza istituzionale e non solo. È allucinante come un presidente di commissione, in apertura di un comitato ristretto, riunito per trovare una sintesi legislativa, ricordi in modo altezzoso che la maggioranza ha i numeri per fare comunque ciò che vuole. Sembra tanto una famosa scena del Marchese del Grillo, ma quello era un film. Quanto successo in Aula è purtroppo una realtà mai vista prima». Lo affermano la consigliere regionali Ilaria Dal Zovo (M5S) e Mariagrazia Santoro (Pd) a margine della seduta del comitato ristretto della 3ª commissione riunito oggi per elaborare un testo di sintesi di due proposte, il ddl 91 della Giunta e la pdl 11 proposta dal consigliere Furio Honsell (Open Fvg), in materia di protezione sociale e di contrasto al fenomeno della solitudine.
«Il comitato ristretto era nato con uno spirito di disponibilità e collaborazione, proprio a seguito dell'apertura dell'assessore Riccardi, ribadita anche oggi, di non voler piantare bandierine, ma lavorare su un nuovo testo di legge, utile e fatto con criteri di ampio respiro. Dal presidente di commissione, il leghista Moras purtroppo abbiamo trovato tutt'altro. I nostri emendamenti al testo della Giunta sono stati bollati come “un male necessario, senza alcun valore aggiunto” e dei quali “si può fare ciò che si vuole, quindi approvarli o respingerli” svilendo il lavoro e il valore che è giusto dare al Consiglio regionale e all'opposizione».