Fs Venezia-Trieste: Santoro (Pd), progetto velocizzazione non sostenibile per Latisana

«Regione difenda il territorio da una decisione che non compete solo a Roma»

LATISANA 17.05.20 «Dopo due anni di silenzio, solo ora abbiamo la possibilità di discutere in maniera più concreta della nuova linea ferroviaria Venezia-Trieste, dei costi e dei benefici di quest'opera che per il territorio di Latisana non è sostenibile, ma ora tocca a chi guida la Regione assumere delle decisioni che non penalizzino il territorio». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro, già assessore regionale alle Infrastrutture, in merito al progetto dell'alta velocità sulla linea ferroviaria Venezia-Trieste in discussione nel Consiglio comunale di Latisana e prima ancora nella commissione regionale trasporti e infrastrutture dove sono stati uditi i referenti di Rfi.
«Nel 2017 – ricorda Santoro – fu proprio la Regione a farsi parte attiva per capire lo stato delle cose e mettere in contatto il Comune e Rfi. Ora sappiamo che da allora non ci sono state evoluzioni e siamo ancora a prima del punto di partenza. Ma questo non può farci stare tranquilli, anzi, è necessario agire subito e non attendere che tra qualche tempo arrivi un progetto definitivo per esprimere un parere all’interno di un processo nazionale con pochi margini di manovra e magari tempi risicati. Solo un confronto serrato tra Regione, Rfi e territorio potrà approfondire le questioni, non certo dicendo che la responsabilità è di Roma, come sostenuto dalla Lega in Consiglio regionale: è una questione che riguarda il nostro territorio e ora che le cose sono più chiare è tempo che la Regione difenda il territorio. I numeri presentati da Rfi sono abbastanza impietosi, un impatto così forte per un territorio, non può portare a benefici così limitati, c’è qualcosa che non torna e va approfondito: i benefici previsti in termini di tempi di percorrenza non giustifichino assolutamente un simile progetto. Ma la decisione spetta ad altri». Intanto, conclude Santoro, «le risorse che ci sono vanno investite sul potenziamento della linea esistente, sui passaggi a livello e sulle tante problematiche che quotidianamente emergono sulla linea e che possono trovare soluzioni senza stravolgimenti territoriali».