Coronavirus: Santoro (Pd), welfare familiare a rischio, serve sostegno a badanti colf e baby sitter

«Ne va del lavoro di migliaia di persone e di famiglie che senza collaboratori si troverebbero in forte difficoltà nella Fase2»

TRIESTE 28.04.20 «Il sistema del welfare familiare non può essere lasciato morire. Ne va del lavoro di migliaia di persone e di famiglie che senza collaboratori si troverebbero in forte difficoltà nella Fase2». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro, firmataria di un'interrogazione con la quale si chiede chiarezza sulle azioni che la Regione intende intraprendere “per i lavoratori domestici che abbiano avuto sospesa la propria prestazione rimanendo senza retribuzione”.
«La categoria di Colf, badanti e baby sitter rischia seriamente di essere affossata e migliaia di persone di perdere dunque il proprio lavoro per la situazioni diffuse di difficoltà economiche delle famiglie a causa dell'emergenza sanitaria coronavirus. Molte Regioni, tra le quali la Sardegna e l'Emilia-Romagna si sono attivate per dare risposta al problema del welfare familiare e della protezione delle colf, badanti e baby sitter che rischiano in molti casi il licenziamento a causa della mancanza di reddito delle famiglie datrici di lavoro costrette a casa in questo periodo di emergenza.
Come è stato fatto altrove, chiediamo che il Fvg istituisca, per le lavoratrici e i lavoratori domestici senza retribuzione, un contributo una tantum di 600 euro. Parallelamente a questo serio problema, molte famiglie con figli piccoli hanno bisogno di un servizio in vista della piena ripresa lavorativa. È necessario un intervento della Regione Fvg che sostenendo lavoratrici e lavoratori del welfare famigliare risolverebbero due problematiche».