Economia: Santoro (Pd), dragaggi fermi e navigabilità compromessa, darsene perdono competitività

«Dal 2018 tutte le opere sono ferme. Uno stop che sta compromettendo la navigabilità con ripercussioni sempre più pesanti per la competitività degli operatori»

TRIESTE 03.03.20 «Dal 2018 tutte le opere legate ai dragaggi sono ferme. Uno stop che sta compromettendo la navigabilità con ripercussioni che diventano sempre più pesanti per la competitività dei soggetti che operano nelle darsene di queste zone». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro commentando le dichiarazioni dell'assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, intervenuto in Aula per rispondere a un'interrogazione del capogruppo della Lega, Mauro Bordin, relativa ai tempi e modalità di intervento per i dragaggi nelle località di Lignano, Aprilia Marittima e Marano, nel canale Cialisia e nei fiumi Zumello e Corno.
«Quello del capogruppo Bordin è stato un autentico autogol. Infatti, dalla risposta dell'assessore Bini è emerso in tutta la sua evidenza come il tema dei dragaggi sia fermo alle soluzioni date nella passata legislatura, risolvendo problemi fermi da anni. Si pensi come esempio all’escavo del canale Coron, di accesso alle marine di Aprila Marittima, che ha permesso di risollevare le sorti di quelle attività economiche. Nella dettagliata relazione dell’assessore si butta la palla in altro campo, da un lato ricordando la complessità procedurale, dall’altro chiamando in causa il ministero dell’Ambiente. Ma, soprattutto, nella relazione è ben chiaro come gli interventi siano fermi al 2018 e come nulla di rilevante si annovera negli anni seguenti. Nel tema dei dragaggi, come tutti i temi complessi, l’amministrazione deve crederci, non si può lasciare i tecnici da soli senza indicare una linea. Il nostro monitoraggio sarà costante e inflessibile rispetto al cronoprogramma presentato da Bini. Non si può non essere efficaci su temi cruciali dal punto di vista economico».