Turismo: Santoro (Pd), nessun nuovo vincolo su sviluppo edilizio nel tarvisiano, solo mancanza di idee

Cortina e le Dolomiti Unesco sono il modello a cui le amministrazioni dovrebbero puntare per alzare l’asticella. Ma per qualcuno è più facile scaricare le colpe su altri, dimostrando l’incapacità di gestire il comparto turistico»

Turismo: Santoro (Pd), nessun nuovo vincolo su sviluppo edilizio nel tarvisiano, solo mancanza di idee

TARVISIO 29.02.20 «Al contrario di quanto affermano dall'amministrazione comunale di Tarvisio, non esiste nessun nuovo vincolo paesaggistico per lo sviluppo edilizio nel campo turistico. C'è solo la mancanza di idee e l'incapacità di guidare un comparto e dare linee chiare agli albergatori». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro commentando le dichiarazioni del vicesindaco di Tarvisio, in merito alle costruzioni turistico del comprensorio turistico del tarvisiano.
«Se si afferma che le costruzioni turistiche sono bloccate a causa del piano paesaggistico, si mente, sapendo di mentire. I vincoli posti dal ministero sono sempre esistiti e questo non ha mai bloccato nulla, basta intervenire con criterio. Il punto è che se si resta ancorati a idee speculative e fermi a un modello di sviluppo degli anni '70, per di più senza nuove idee di qualità per il continuo rilancio dei poli turistici, significa che non si è compreso come i modelli e le esigenze siano mutati negli anni. Oggi è necessario porsi come obiettivo il criterio della qualità, non della speculazione edilizia e della quantità. Avere un decreto ministeriale che interviene su un determinato territorio non significa avere le ganasce, ma piuttosto che la qualità di quel territorio è riconosciuta anche a livello centrale» attacca Santoro. «L'esempio di qualità? Ce l'hanno sotto gli occhi: Cortina e le Dolomiti Unesco sono il modello a cui le amministrazioni dovrebbero puntare per alzare l'asticella. Ma per qualcuno, evidentemente, è più facile scaricare le colpe su altri, dimostrando la palese incapacità di gestire il comparto turistico e paesaggistico e la mancanza di idee».