Sanità: Santoro (Pd), la formazione del personale d’emergenza appesa all’incertezza

«Intanto la necessità di rinforzare un servizio fondamentale per la sicurezza dei cittadini attende ancora una soluzione concreta»

TRIESTE 31.01.20 «Il corso di formazione per l'esercizio dell'attività medica d'emergenza resta appeso all'incertezza delle vaghe risposte date dall'assessore, rispetto alle preoccupazioni degli operatori per la carenza di personale. Intanto la necessità di rinforzare un servizio fondamentale per la sicurezza dei cittadini attende ancora una soluzione concreta». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro commentando la risposta dell'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi all'interrogazione con la quale la consigliera chiedeva chiarezza sul “corso di formazione per l'idoneità all'esercizio dell'attività medica di emergenza sanitaria territoriale”.
«A fronte di una mancanza di personale per le attività d'emergenza, l'assessore ha messo sul piatto una soluzione che lascia molte perplessità tra gli operatori: un corso di 478 ore per formare professionisti in emergenza e urgenza, a fronte di una formazione di cinque anni di scuola di specialità per formare anestesisti e medici di medicina d'emergenza. La carenza di questi profili professionali non può essere colmata con un corso di idoneità, ritenuto peraltro insufficiente dagli stessi medici e dalle associazioni che li rappresentano» aggiunge Santoro.
«L'assessore non ha dato risposte concrete: da parte sua è arrivata solo una promessa di approfondire con medici di medicina d'urgenza e anestesisti le problematiche sollevate rispetto a un corso di formazione che dovrebbe, secondo l'assessore, tamponare la carenza di personale medico d'urgenza. Va bene il dialogo ma andava fatto prima di attivare un percorso il cui esito non è nemmeno chiaro. La tanta pubblicizzata politica dell'ascolto – conclude Santoro – continua a dimostrare chiaramente tutte le sue mancanze».