Mobilità: Conficoni-Santoro (Pd), ciclovia Alpe Adria resta una incognita

«Ferma la realizzazione del tratto Moggio-Venzone e Piano della mobilità sostenibile in ritardo»

TRIESTE 20.01.20 «Da una situazione di forte sviluppo della mobilità sostenibile, siamo passati all'incertezza generale. Nonostante le garanzie offerte dall'assessore regionale Pizzimenti, anche la ciclovia Alpe Adria (Fvg1), che dovrebbe essere un importante volano per il turismo della nostra regione, resta un'incompiuta, interrotta nel tratto Moggio – Venzone». A denunciarlo sono i consiglieri regionali del Pd, Nicola Conficoni e Mariagrazia Santoro, che hanno depositato un'interrogazione per fare il punto della situazione sul completamento della ciclovia Alpe Adria nel tratto Moggio – Venzone.
«La realizzazione del tratto nell'Alto Friuli – sottolineano – era già nel programma dell’ex Provincia di Udine, “ereditato” da FVG Strade nel 2017, e con uno stanziamento esistente di quasi 3,5 milioni di euro. Lo scorso anno Pizzimenti assicurò che il progetto esecutivo era in fase di elaborazione, entro settembre 2019 sarebbe stato aggiornato e approvato il piano particellare degli espropri ed entro la fine dell’anno avviata la gara per i lavori. A oggi, però, non si hanno notizie sullo stato di avanzamento dell’iter di realizzazione dell’opera». Questo, conclude Conficoni, «insieme al Piano della mobilità sostenibile in forte ritardo, al mancato rifinanziamento degli incentivi all’acquisto di biciclette elettriche da parte di privati cittadini e alla proposta di agevolare la diffusione delle biciclette pieghevoli e delle cargo bike ignorata, è solo l'ultimo tassello che ci da l'esatta misura del valore che il centrodestra dà ai temi della mobilità sostenibile, che portano con sé salute e tutela ambientale».