Sanità: Santoro (Pd), Fedriga cala maschera, scure sui piccoli ospedali

«Dicono che la politica deve restare fuori dalla sanità e poi nei fatti ci affondano le mani fino al midollo. Tra il fallimento esemplare dell’Arcs e il caso Poggiana è clamorosa anche l’esclusione di Paolo Bordon»

TRIESTE 27.12.19 «Con la riforma sanitaria Fedriga farà il contrario di quello che dice: i piccoli ospedali saranno depotenziati e quindi condannati a diventare solo delle cliniche». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro commentando le dichiarazioni del presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga fatte durante la conferenza stampa di fine anno.
«Se non ci sono i servizi per l'urgenza, non c'è un ospedale. Se si lavora solo sul programmato degli ospedali hub, come ha dichiarato Fedriga, e non sull’urgenza, allora non si avranno tutti i supporti previsti 24 ore su 24. Per restare sull'esempio portato proprio da Fedriga, sull'ospedale di Palmanova la conclusione è che rimarrà con un pugno di mosche, alla faccia di tutti coloro che hanno provato a fargli capire l'importanza di quella struttura. Altro che mission agli ospedali spoke, qui si decreta la loro dipartita come presidi ospedalieri, facendoli diventare delle semplici cliniche». Inoltre Santoro commenta anche le nomine dei nuovi direttori delle aziende sanitarie: «Fedriga ha dimostrato che la sanità non è estranea al metodo di spartizione usato fin'ora in altri settori. Gli avvertimenti sono stati ignorati e nemmeno di fronte al sistema sanitario, la macchina di propaganda leghista si è fermata. Dicono che la politica deve restare fuori dalla sanità e poi nei fatti ci affondano le mani fino al midollo. Tra il fallimento esemplare dell'Arcs e il caso Poggiana è clamorosa anche l'esclusione di Paolo Bordon».