Siamo passati dalla chiusura del punto nascita di Palmanova per norma, a una sorta di legge delega che scarica alle aziende e agli atti della sola Giunta tutte le scelte strategiche.
A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro commentando la riforma sanitaria della Giunta Fedriga, (ddl 70) illustrato oggi in 3ª commissione dall'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi.
«Non si comprende in quale modo verrà attuata questa legge, dal momento che viene tutto demandato ad atti successivi, dal numero dei centri di salute mentale, alle caratterizzazioni dei diversi ospedali, la modalità di interazione tra i medici di base e gli altri professionisti e infine la definizione dei percorsi di promozione della salute e di prevenzione».
Inoltre, Santoro sottolinea «una questione non di poco conto, che riguarda i tempi di applicazione della riforma e dei principi generali in essa contenuti. Si parla spesso infatti di gradualità nell’attuazione delle varie previsioni, ma chi deciderà le priorità? Cosa viene prima e cosa dopo?»
Infine, conclude, «manca un ancoraggio e un rapporto con la riforma degli enti locali: perdere una simmetria organizzativa tra l’assetto della sanità e quello dei servizi dei Comuni rappresenta un forte passo indietro».