Sanità: Santoro (Pd), cdx va dall’umiliazione dei territori a quella del personale

«Il cambiamento della sanità regionale tanto promesso e sbandierato dal centrodestra parte proprio dalla pelle della gente: personale medico e cittadini».

TRIESTE 27.01.19. «Quella relativa al Nue è stata bollata come una “polemica pretestuosa gratuita, che fa sorridere”. Chissà se finirà così anche la questione del taglio del personale sanitario». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro commentando l'allarme lanciato dai sindacati per i tagli al budget del personale di oltre 9milioni deliberati dalla Giunta Fedriga e rivendicati dall'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi.
«Per anni abbiamo subito le invettive più violente sulla nostra riforma sanitaria, attacchi senza quartiere su 112 e sull'unificazione ospedale-territorio. Ora, siamo difronte alla confusione totale tra retromarce, umiliazione dei territori e ora del personale sanitario. Il cambiamento della sanità regionale tanto promesso e sbandierato dal centrodestra parte proprio dalla pelle della gente: personale medico e cittadini».
Secondo Santoro «è evidente l'importanza del tema della spesa sanitaria, che va controllata e riqualificata, ma non è attraverso i tagli lineari, uguali per tutte le situazioni, di cui parla l'assessore, che si fanno scelte ponderate. Una sanità che in diversi settori necessita di nuove forze da affiancare agli operatori già in campo, non può avere come primo atto di programmazione una scure indiscriminata proprio sui lavoratori. Meno fondi per il personale significa meno servizi per i cittadini e più stress su coloro che devono affrontare le quotidiane problematiche. È inutile richiamare la “razionalizzazione delle funzioni sovrapposte” se a oggi non esiste l’evidenza di quali siano, dove, in quale settore e che peso abbiano in termini di spesa. È infatti un compito specifico dell’Azienda di coordinamento che si è appena insediata».