Sanità: Santoro (Pd), cdx fa cambiamento sulla pelle di cittadini e operatori

«Meno fondi per il personale significa meno servizi per i cittadini e più stress su coloro che devono affrontare le quotidiane problematiche»

TRIESTE 09.01.19. «Il cambiamento della sanità regionale tanto promesso e sbandierato dal centrodestra parte dalla pelle della gente: personale medico e cittadini». A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro commentando i previsti tagli al budget del personale di oltre 9milioni deliberati dalla Giunta Fedriga e rivendicati dall'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi.
«È evidente l'importanza del tema della spesa sanitaria, che va controllata e riqualificata, ma non è attraverso i tagli lineari, uguali per tutte le situazioni, di cui parla l'assessore, che si fanno scelte ponderate. Una sanità che in diversi settori necessita di nuove forze da affiancare agli operatori già in campo, non può avere come primo atto di programmazione una scure indiscriminata proprio sui lavoratori. Meno fondi per il personale significa meno servizi per i cittadini e più stress su coloro che devono affrontare le quotidiane problematiche. È inutile richiamare la “razionalizzazione delle funzioni sovrapposte” se a oggi non esiste l’evidenza di quali siano, dove, in quale settore e che peso abbiano in termini di spesa. È infatti un compito specifico dell’Azienda di coordinamento che si è appena insediata».
Secondo Santoro «il centrodestra continua con il solito schema: dopo anni passati a criticare quello che era stato fatto prima, peggiora le cose. Avevamo chiesto di affrontare la legge sulla Sanità in due tempi, partendo dall'azienda zero con funzioni di programmazione e coordinamento, per poi passare ai territori, proprio per non inciampare in problematiche che, anziché migliorare le criticità esistenti, acuirà situazioni di difficoltà».